salute e medicina

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Sveglia concittadini, abitanti di Genova, instancabili masticatori di eterni maniman. Lo vogliamo dire che il Gaslini e l’Iit sono due Eccellenze? Che sarebbe come dire che ce le invidiano in tanti queste due cosette, una a Quarto dove salpò Garibaldi, l’altra a Morego, sopra le magre acque del torrente Secca. Tanto ce le invidia qualcuno, da mettere qualche zeppa, qua e là, a Roma o in altro luogo, per rallentare il rallentabile.

Grazie al Capo dello Stato, oggi, abbiamo avuto la massima conferma possibile che l’Istituto pediatrico e quello delle tecnologie sono due prodotti da conservare con cura e moltissima attenzione e da considerare insieme al porto e al centro storico dei Rolli, ai Forti e al Rubens della chiesa del Gesù, a Paganini e a via Garibaldi, a Boccadasse e al pesto, motori della nostra crescita.

Ottant’anni fa il potente senatore Gaslini dovette sopportare il più grande dei dolori umani, la perdita di una bambina piccola per una malattia oggi banale allora incurabile. Così, da vero genovese imprenditore e generoso uomo del fare, costruì con le sue palanche un ospedale specialistico, straordinaria visione innovativa, dedicato alla pediatria.

Oggi il Gaslini è nuovamente un valore di medici, infermieri e ricercatori. Richiama sapienza da altri centri italiani e europei. Ma non può esistere e crescere se non è sostenuto. Quindi anche lo Stato deve considerare il Gaslini come un polo strategico della rete sanitaria nazionale. Deve intanto come hanno ripetuto i dirigenti dell’istituto, varare norme speciali per gli ospedali pediatrici che non possono assolutamente essere trattati alla stregua degli ospedali di altro genere.

E i politici che si apprestano a occuparsi del Paese devono mettersi bene in testa queste necessità a cominciare dai parlamentari di ogni gruppo che i liguri hanno deciso di mandare a Roma.

Pensate a quello che ha fatto Gerolamo Gaslini ottant’anni fa e datevi da fare. E lo stesso fate per l’Iit contro chi ha interesse che funzioni, ma magari non viaggi di corsa come sta facendo.

Ci siamo capiti?

In ogni caso, grazie presidente Mattarella.