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Addio al calcio di Pellissier, sostituito tra gli applausi al 26° del secondo tempo
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Chievo (3-5-2): Semper; Bani, Cesar, Barba; Depaoli, Leris, Diousse, Jaroszynski; Vignato; Pellisier, Stepinski. All.: Domenico Di Carlo. A disposizione: Caprile, Tomovic, Andreolli, Ndrecka, Frey, Tanasijević, Kiyine, Burruchaga, Hetemaj, Piazón, Meggiorini, Pucciarelli.

Sampdoria (3-4-1-2)
: Rafael; Bereszynski, Colley, Ferrari, Tavares; Ekdal, Praet, Linetty; Defrel; Quagliarella, Gabbiadini. All.: Marco Giampaolo. A disposizione: Audero, Krapikas, Sala, Tonelli, Trimboli, Vieira, Ramírez, Saponara, Jankto, Barreto, Caprari, Sau.

Nel giorno del ventottesimo compleanno del suo meraviglioso Scudetto la Sampdoria gioca al Bentegodi di Verona la più inutile delle partite: nona in classifica comunque vadano le ultime due giornate, per la gioia dei revisori dei conti, la squadra di Giampaolo affronta oggi un avversario debole e già ampiamente retrocesso.

In Veneto novanta minuti buoni solo per l'autostima, soprattutto in quei giocatori meno impegnati durante l'anno, e per cercare di far segnare ancora Fabio Quagliarella, splendido capo cannoniere del campionato.

Il turn over di Giampaolo, comunque, è piuttosto limitato: in porta non c'è Audero (spazio al 'secondo', Rafael) mentre sulla corsia sinistra va il brasiliano Tavares. Al centro della difesa Ferrari si affianca a Colley, al quale non si chiedono le prestazioni sontuose che ha mostrato a metà stagione ma neppure le follie delle ultime partite. L'attacco sulla carta è esplosivo con Defrel, Quagliarella e Gabbiadini schierati contemporaneamente.


Al'11° annullato con il Var un gol per fuorigioco a Leris, che era stato perso da Colley.


Al 39° espulso Barba del Chievo per un intervento imprudente su Defrel. La squadra di Di Carlo resta dunque in dieci.

Il primo tempo si chiude sullo 0-0.


Nella ripresa la Sampdoria ci prova con Gabbiadini, ma Semper respinge. Al suo posto entra poi Caprari.


Quagliarella sfiora la rete su calcio di punizione, esce Pellissier tra gli applausi al 26°: è l'addio al calcio dell'attaccante del Chievo.

La partita si trascina stancamente, le squadre non si punzecchiano più. L'arbitro chiude il match, finisce 0-0