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La zona retrocessione è sempre più lontana
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Chiamatela zona Laxalt. Dopo l'impresa all'Olimpico all'ultimo respiro, il Genoa espugna il Bentegodi al 91esimo, anche stavolta con un gol del suo esterno sinistro diventato bomber. Chievo battuto 1-0, zona retrocessione lontana dieci punti e settimo successo nello score di Ballardini, sempre più trascinatore dei rossoblù con una media degna dell'Europa. 

Il mister recupera Spolli per la difesa e gli affianca Biraschi e Zukanovic, mentre la coppia di centrocampo è Hiljemark-Rigoni. Bertolacci avanzato alle spalle di Galabinov e Pandev. Genoa propositivo nei primi minuti ma con pochi sussulti. Qualche errore di troppo in difesa col Chievo che mette a rischio la porta di Perin. La coppia dell'Est Europa crea qualche buona occasione trovando però l'off-side. E prima del duplice fischio il bulgaro deve lasciare il campo per un problema fisico. Al suo posto Lapadula

Secondo tempo, il Genoa senza Galabinov subisce un po' il pressing alto dei clivensi. Ma la partita è in crescita per i rossoblù, soprattutto da quando Ballardini cambia marcia con due innesti freschi: Lazovic e Bessa. L'italo-brasiliano dà nuovo impulso al gioco e al 37' Laxalt non riesce a concludere per un pelo, sbilanciato dal tocco del difensore. Il Grifone stringe i veronesi in assedio e al 42' Pandev fallisce l'impossibile: entra palla al piede in area, aspetta a tirare e alla fine si fa murare col corpo dal Sorrentino. Sembra tutto finito, ma ecco cosa accade in pieno recupero: rimessa laterale dalla destra, Lapadula sprizza di testa, Diego Laxalt col sinistro al volo la butta dentro mette le cose a posto. Meglio tardi che mai: altri tre punti pesantissimi. E ora al Ferraris arriva l'Inter. Una sfida impossibile. O forse no.