Parte della banchina di ponte Andrea Doria, nel porto di Genova, ha ceduto, nella parte in testata. Segnali erano già stati dati nei giorni precedenti, con alcune crepe, ma nella notte c'è stato un notevole abbassamento del cassone su cui poggia.
La banchina è utilizzata per l'attracco delle navi da crociera, ma ora è stata interdetta per motivi di sicurezza: "Speriamo che sia resa operativa almeno la parte di levante, anche se sarà difficile. Cercheremo di posizionare le navi da crociera, che sono tre ogni week end per sette week end a partire dal 13 settembre, nella zona del terminal traghetti. Inventandoci strutture come tendoni ecc.", ha spiegato l'amministratore delegato di Stazioni Marittime Edoardo Monzani.
L'incidente avviene in un momento delicato per il porto che sta registrando flussi record di arrivi e partenze. Le cause del crollo potrebbero essere le correnti provocate dalle eliche delle navi che con il tempo hanno scavato e minato le fondamenta dell'attracco. Anni fa per lo stesso motivo era collassato ponte Assereto, distante solo poche decine di metri da ponte Doria.
Una riunione tecnica alla Capitaneria ha redistribuito le navi programmate nelle prossime settimane con l'obiettivo di non creare disagi ai passeggeri. L'Autorità di sistema portuale la prossima settimana effettuerà una perizia tecnica per verificare se almeno uno degli accosti sia ancora utilizzabile. In questo caso nei giorni di "picco", con tre navi da crociera in porto, due andranno a ponte dei Mille e una a ponte Doria.Se invece il verdetto sarà negativo potrebbe essere usato ponte Colombo.
"Saranno effettuati tutti gli approfondimenti necessari anche attraverso ispezioni subacquee, per valutare l'agibilità della banchina", dice il comandante della guardia costiera regionale, Giovanni Pettorino. Sul crollo la Procura di Genova non ha ancora aperto un'indagine. "I primi accertamenti spettano agli enti che gestiscono l'area - ha spiegato il procuratore capo Francesco Cozzi - Poi vedremo".
Sotto la lente gli "sgrottamenti" causati dalle eliche delle navi sempre più grandi che attraccano a Genova. Due le possibili soluzioni per evitare i danni ai moli: imporre alle navi da crociera di effettuare le manovre con l'ausilio dei rimorchiatori o prevedere manutenzioni periodiche per risanare i danni provocati dall'erosione.
porti e logistica
Cede parte di ponte Doria, navi da crociera "ospitate" al terminal traghetti
Avvisaglie già nei giorni scorsi con alcune crepe
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