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Il presidente Setti: "Fisicamente sta bene, non ce la fa con la testa"
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E' una doppia giravolta con tuffo carpiato all'indietro quello di Antonio Cassano. Ma tra le mille voci della giornata alla fine arriva la decisione definitiva: il 35enne barese appende gli scarpini al chiodo, qiuesta volta definitivamente. Finisce così, con una 'cassanata' la carriera di Fantantonio.


Già la settimana scorsa un primo annuncio, parole subito tornate indietro dopo il colloquio avuto con il presidente del Verona, l'allenatore Pecchia e il ds Fusco. 

L'avventura di Cassano a Verona è durata appena due settimane, il tempo di posare per i fotografi con la nuova maglia. Poi le prime sgambate amichevoli in cui l'ex blucerchiato ha fatto vedere comunque le sue doti tecniche. Poi però l'eccessivo sforzo si è fatto sentire e questa volta è arrivato l'epilogo a una carriera che forse sarebbe potuta essere ancora migliore.   



A commentare la decisione è stato il presidente dell'Hellas Verona Maurizio Setti: "Questo ragazzo non ce la fa di testa, anche se fisicamente e atleticamente sta molto bene. Dal punto di vista professionale, non gli si può rimproverare nulla, ma evidentemente non riesce a rimanere sereno e lucido in un gruppo e vuole restare a casa".


Ma l'ultima di Fantantonio non poteva essere semplice e lineare, ed ecco  nel pomeriggio infatti arrivare attraveso il profilo Twitter della moglie Carolina Marcialis l'annuncio del ritiro dal Verona ma non dal calcio. E' poi lo stesso Cassano a spiegare che si è trattato di un errore. La sua carriera da calciatore finisce qui.