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La Genova rossoblù, il giorno dopo la stangata della disciplinare che ha mandato il Genoa in C, stenta a riprendersi. Troppo dura la botta. I legali stamani hanno tenuto un lungo vertice per fare il punto della situazione e affinare il ricorso alla Corte di appello federale che si riunirà la prossima settimana. Alfredo Biondi a nome di tutto il collegio difensivo ha detto che la battaglia continuerà in ogni sede di giustizia a cui il Genoa potrà appellarsi, quindi anche presso la camera di conciliazione del Coni e al Tar del Lazio. Il presidente Enrico Preziosi, che ieri si è dimesso dalla carica di presidente, ha comunque annunciato che darà presto un segnale alla tifoseria. E il popolo rossoblù che ieri, nel pomeriggio, è già sceso in strada per sfogare la propria rabbia verso una mazzata che rischia di condannare a morte una società con oltre 110 anni di storia (due operatori televisivi malmenati, qualche cassonetto incendiato e sopraelevata bloccata, le conseguenze) per domani alle 18.30 ha indetto una manifestazione pacifica che avrà luogo in piazza De Ferrari. Restano però le grandi incognite sul futuro di squadra e dirigenti anche se un possibile ripescaggio in serie B, categoria e posizione in cui è stato condannato il Genoa, non appare impossibile. Sul fronte delle cariche all??interno del cda, Gianni Blondet potrebbe assumere presto la presidenza, mentre riguardo la parte tecnica per ora Guidolin e tutti i giocatori restano al loro posto, ma è chiaro che se venisse confermata la serie C, sarebbe inevitabile una rivoluzione totale. Ma forse in questo marasma quest??ultimo è l??aspetto meno importante e soprattutto meno impellente. (Giovanni Porcella)