cronaca

Morì durante l'arresto a Riva Ligure per spaccio di droga
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La Corte di Cassazione ha annullato due delle tre sentenze di non luogo a procedere emesse nei confronti di altrettanti carabinieri, all'epoca dei fatti in servizio nella caserma di Santo Stefano al Mare, accusati di omicidio colposo per la morte di un uomo, Bohli Kayes, marocchino, durante le concitate fasi dell'arresto, avvenuto la sera del 5 giugno 2013 a Riva Ligure.

La Suprema Corte ha trasmesso al gup di Imperia gli atti relativi a Gianluca Palumbo e Fabio Ventura, mentre ha confermato il "non luogo a procedere" per Fabiano Di Sipio. La Corte ha annullato le due sentenze di non luogo a procedere - su ricorso del pm Roberto Cavallone e della vedova di Kayes - sostenendo che l'allora gup, Massimiliano Botti, non avrebbe dovuto rinviare i due a giudizio.

Secondo l'accusa, Kayes, accusato di spaccio di droga, sarebbe morto per l' asfissia provocata da uno dei carabinieri che per immobilizzarlo a terra gli avrebbe compresso il torace con il ginocchio, impedendogli di respirare.