politica

Voto o non voto?
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 E’ arrivato forte e chiaro l’appello del Presidente della Repubblica sulla paura astensionismo: “Nessuno resti a guardare” dice il Presidente, “I cittadini devono partecipare o la democrazia si indebolisce” precisa Mattarella.


Il titolo della trasmissione politica ‘Voto o non Voto?’ di Primocanale d’altronde oltre a porsi un forte dubbio sulle motivazioni dei cittadini di andare a votare, ha fotografato un dato di fatto che è il sentore del popolo del tutto evidente e che solo gli struzzi possono ignorare.
Il Presidente, saggiamente non entra nel dibattito elettorale ma fa benissimo il Suo dovere di Capo di Stato e invita tutti a votare ma non entra nelle problematiche che fanno presagire il più alto astensionismo della storia della Repubblica, forse sotto la soglia del 70%.


Provo ad elencarle io:

- Sfiducia totale nei partiti.
- Legge elettorale incomprensibile.
- Nessuna chiarezza su possibili alleanze post elettorali. 
- Candidati nominati senza possibilità di scelta.
- Maggioranza probabilmente che non verrà raggiunta da nessuna coalizione.
- Liti dentro partiti e coalizioni.
- Promesse o “balle” elettorali da ogni schieramento.
- Critiche che avvalorano l’eccesso di promesse irraggiungibili dall’Europa, Marchionne, De Benedetti e di ogni leader che definisce irrealizzabili le promesse dei suoi competitori.


Mi ha toccato e condivido totalmente quando ha detto l’ex presidente del consiglio Mario Monti a La7: “Le varie esenzioni fiscali che vengono presentate dai vari ciarlatani, nel loro insieme, fanno si che questi meriterebbero solo una cosa dato il loro atteggiamento irresponsabile: che noi cittadini ci rifiutassimo di andare a votare. Questo non lo consiglio, ma sarebbe la reazione di un popolo che sente la propria maturità, la propria consapevolezza assolutamente non riconosciuta da imbonitori di varia coloritura che stanno veramente in queste settimane dando un’orribile prova di sé”.

Purtroppo Signor Presidente la Sua paura che “una forte diminuzione del voto costituirebbe il sintomo dell’indebolimento della fiducia nelle istituzioni comuni e quindi uno stato di salute meno florido della democrazia” è, non certo per colpa dei cittadini, ma la pura realtà di quanto viene percepito. E la legge elettorale unica al mondo nonchè la campagna elettorale in corso non fanno che aumentare questo forte senso di disagio e di distacco.