Cronaca

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No alla cassa integrazione in deroga. Dopo le notizie dell’incontro di Roma tra Marta Vincenzi presidente della fondazione lirica e il ministro dei beni culturali Sandro Bondi che ha previsto la cassa integrazione come uno degli strumenti da utilizzare per traghettare il Carlo Felice fuori dalla peggiore crisi della sua storia, i lavoratori si sono ritrovati stamane davanti all’entrata artisti per l’ennesima giornata di protesta. Negli uffici interni del teatro genovese i rappresentanti sindacali delle diverse sigle nettamente contrarie al piano del consiglio d’amministrazione sono riunite per decidere insieme le strategie dei prossimi giorni. Un quadro che sta interessando tutti i lavoratori degli enti lirici in Italia e che nel giro di pochi giorni potrebbe diventare una questione nazionale con scioperi in tutte i teatri che sarebbero coinvolti di conseguenza dalle decisioni prese per il Carlo Felice.