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"Io ero il sovrintendente, mi devono spiegare che cosa è successo".

Con tono deciso Giovanni Pacor racconta all'ANSA la sua verità sulla vicenda che lo ha visto escludere dalla conduzione del Carlo Felice per lasciare il posto a Maurizio Roi. "Voglio vedere quali motivazioni danno a questa scelta - dice Pacor - il mio ruolo era all'interno del CdA. Io aveva accettato l'incarico con riserva di dare le dimissioni entro 24 ore". E pare che tutto ruoti attorno a questo arco temporale. "Dicono che mi hanno escluso perché in 24 ore non ho comunicato la mia decisione? Se è così giocano sporco. Giovedì scorso, il giorno dopo la riunione del consiglio di amministrazione, ho inviato un sms al sindaco in cui gli chiedevo se fosse possibile incontrarci. Non ho ottenuto risposta e venerdì ho scritto a Doria una mail: ore 19.17 'Caro professore, se vuole, in vista del Cda di lunedì pomeriggio sono disponibile a incontrarla...'. Ripeto io quell'incarico lo avevo accettato".
Cosa sia successo non si sa anche se i dissapori tra l'ormai ex sovrintendente e Doria erano note.
E su Twitter spunta un tweet di quattro giorni fa: "A Bologna per il dibattito Orfini, Pisapia,Doria, Migliore,Tabacci", firmato Roi.


Il nuovo sovrintendente del Carlo felice Maurizio Roi non si aspettava la nomina decisa oggi dal Cda sottolineando che "tutto è nato quando il cda si è trovato con tre mesi di vuoto". "Il mio è un mandato a termine", ha sottolineato Roi, ricordando che arriverà fino a dicembre quando, in base alla legge Bray, con l'approvazione dello Statuto, dovranno decadere le cariche per fare posto al nuovo corso. "Cercherò di portare il Carlo Felice a questo appuntamento nelle migliori condizioni possibili e molto è già stato fatto", ha osservato. Quanto alle dichiarazioni polemiche del suo predecessore Giovanni Pacor, Roi ha spiegato di non voler entrare nel merito. "Non sono di mia competenza. Rispetto quello che è stato fatto e quello che ha fatto Pacor in questi anni. Non mi permetto di dare giudizi", ha sottolineato spiegando di avere ricevuto l'incarico dal presidente, il sindaco di Genova Marco Doria, e dal cda del teatro. "Il futuro lo decide il cda che verrà fatto", ha osservato.