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L’assemblea degli azioni di Banca Carige ha approvato il bilancio consuntivo 2013, che si è chiuso in rosso di 1,7 miliardi di euro. A pesare sono state le svalutazioni e gli avviamenti delle rettifiche sui crediti. “Al momento non sono previste altre svalutazioni”, fa sapere l’amministratore delegato Pietro Montani, che poi ha spiegato che non è nei piani del management la creazione di una “bad bank” che raccolga i crediti deteriorati. “Il valore dei crediti in sofferenza è molto elevato – ha spiegato Montani – si tratta del 12% del capitale. Agiremo attraverso un settore dedicato, ma non credo dobbiamo ragionare su una bad bank”.

Sempre Montani ha dichiarato agli azionisti che la cessione del settore assicurazioni andrà avanti, e che potrebbe concludersi entro fine anno. Ai giornalisti l’amministratore delegato di Carige ha detto che l’aumento di capitale di 800 milioni dovrebbe essere sufficiente. Nel frattempo alcuni azionisti hanno annunciato di avere lanciato una class action contro i vecchi vertici della banca, e che il 26 maggio il Tribunale di Genova si esprimerà sull’ammissibilità del procedimento.

“Sulla banca per il momento non ci sono elementi che possano far pensare a un’azione analoga”, spiega il presidente Cesare Castelbarco Albani, che sui futuri soci fa sapere di avere già incontrato 70 investitori tra Milano e Londra, soprattutto stranieri.