salute e medicina

Interventi più precisi e meno invasivi
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 La Cardiochirurgia sta evolvendo molto rapidamente in questi ultimi 15-20 anni e risponde sempre meglio alle esigenze di salute dei cittadini cardiopatici. Gli interventi sono divenuti sempre più precisi, sempre meno invasivi, la sopravvivenza libera da incidenti cardiologici è nettamente aumentata. Le più importanti innovazioni riguardano le malattie cardiache oggi giorno più frequenti, che sono la malattia coronarica e la cardiopatia ischemica (angina e infarto), e le malattie della valvola aortica, soprattutto la stenosi (il restringimento). Gli interventi cardiochirurgici che ripristinano condizioni di benessere in questi malati sono il bypass aorto-coronarico, le sostituzioni e le riparazioni valvolari.


L’Istituto Clinico Ligure di Alta Specialità (ICLAS; già noto come “Villa Azzurra” – link https://www.gvmnet.it/strutture/iclas-istituto-clinico-ligure-di-alta-specialita-rapallo) è una delle numerose sedi specialistiche cardiochirurgiche che afferiscono al Gruppo Villa Maria (link https://www.gvmnet.it/default.aspx), ed è Ospedale di Alta Specialità accreditato presso il Servizio Sanitario Regionale Ligure. E’ quindi ospedale pubblico a tutti gli effetti (i cittadini vengono curati a spese del Sistema Sanitario Regionale), anche se di proprietà e gestione del Gruppo Villa Maria, e come Ospedale pubblico si integra nel SSN fornendo prestazioni di alto livello all’interno della Liguria e contribuendo a limitare le “fughe” cardiochirurgiche in altre Regioni o Nazioni.

In ICLAS sono ormai routinari gli approcci cardiochirurgici più evoluti ed efficaci, e le acquisizioni più recenti e di evidente successo sono le seguenti:

la frequente possibilità di riparare, e non più sostituire, le valvole mitrale, aorta e tricuspide, che viene denominata plastica valvolare (che libera dalla necessità, assoluta nelle sostituzioni valvolari, di anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, i quali sono frequentemente deleteri quando coesista o compaia rischio emorragico).

In particolare, la plastica della valvola aortica, ormai ben acquisita in ICLAS, è oggi eseguibile in sicurezza in pochissime cardiochirurgie in Italia e nel mondo;
la diffusione degli interventi in minitoracotomia (cioè, con tagli molto ridotti rispetto a quelli di un tempo), con approcci da diverse sedi anatomiche: non solo ministernotomia quindi, ma anche altri accessi, adatti alla malattia e all’ottenimento della riparazione voluta. Questo significa minore “aggressione” fisica al malato, minor dolore, migliori esiti e più rapida guarigione, con minore sofferenza;
gli interventi di by pass aorto-coronarico “off pump”, cioè senza bisogno della circolazione extracorporea per arrestare il cuore: la circolazione extracorporea e il clampaggio (chiusura meccanica temporanea) dell’aorta sono i momenti più pericolosi durante il by pass “classico”, e oggi a ICLAS sempre più spesso almeno la coronaria sinistra e i suoi rami si possono rivascolarizzare con le arterie mammarie e senza circolazione extracorporea, diminuendo il rischio dell’intervento ed evitando così anche il prelievo delle vene safene; l’incremento delle procedure di rivascolarizzazione c.d. “ibride”, laddove con ibrida si intende che alcuni vasi, più candidati al by pass, sono oggetto quindi dell’intervento, mentre altri vasi vengono riparati con angioplastica coronarica.

Il vantaggio è di ottenere la rivascolarizzazione completa con un intervento di bypass più breve e meno rischioso/invasivo; le coronarie ancora malate e riparabili con l’angioplastica e stent vanno incontro a questa procedura, per la quale ICLAS presenta un Servizio di Emodinamica tradizionalmente caratterizzato da alta competenza, qualità clinica e tecnologica.


Gianfranco Mazzotta – Responsabile Scientifico ICLAS