porti e logistica

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Dal decreto sblocca-Italia sarebbe stato escluso il capitolo relativo ai porti. Esulta Savona, la cui autorità portuale rischia di essere inglobata dentro quella genovese.

Tra le proposte inserite nella prima versione del decreto sblocca-Italia e bocciate dal premier Matteo Renzi al termine di un duro confronto con il suo Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, ci sarebbe dunque anche quella relativa alla portualità.

Sarà completamente riscritta, probabilmente, o comunque verrà discussa più avanti. Questo è quanto trapela dal Ministero delle Infrastrutture, a Consiglio dei Ministri in corso: voci che sono arrivate velocemente al porto di Savona che sarebbe dunque salvo.

Se le indiscrezioni venissero confermate, aldilà del caso-Savona, emergerebbero ancora una volta le contraddizioni della maggioranza, e in particolare del Partito Democratico, sui temi legati alla portualità.

Da mesi si lavora, senza arrivare a una soluzione per affrontare il nodo della autorità portuali da ridurre e trasformare, ma i temi sui quali la discussione è molto animata all’interno del Pd e del governo riguardano anche altri punti: dalla proroga delle concessioni demaniali fino alla gestione dei servizi nautici. D’altra parte quello legato ai porti non è l’unico capitolo “uscito” per imposizione di Renzi dal decreto.

La mancanza di coperture ha imposto anche l’esclusione di interventi a sostegno delle infrastrutture, alcune delle quali – come quelle che interessano la Liguria – erano già uscite dal provvedimento, prima che Renzi bocciasse lo “sblocca Italia” firmato dal suo ministro e chiedesse che venisse riscritto.