cronaca

Salta il collegamento del martedì
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 Dieci voli tra andata e ritorno cancellati in poco meno di un meseGenova perde così dal 26 settembre al 24 ottobre il collegamento con l’aeroporto londinese di Stansted della Ryanair


E' questo il risultato dei voli cancellati dalla compagnia irlandese dopo i problemi legati alla gestione delle ferie dei piloti della flotta. Ripercussioni dunque anche su Genova, per cinque settimane salta il collegamento tra il Cristoforo Colombo e l'aeroporto londinese. 

Resta comunque il collegamento con la capitale Inglese negli altri giorni della settimana. Quello giornaliero con la British Airways e quelli della Ryanair previsti per le giornate di lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato. Il servizio riprenderà ufficialmente da martedì 31 ottobre. 

E dopo la cancellazione dei voli sono partite le misure a tutela dei consumatori. Già previsto il rimborso per chi aveva prenotato in anticipo uno dei voli annullati. 
Degli oltre 2mila voli cancellati dalla compagnia sono ben 741 quelli che coinvolgono gli aeroporti italiani, il 37,5% del totale. Oltre 400mila i viaggiatori coinvolti in tutto il mondo.


Ma la compagnia aerea non demorde. I vertici aziendali  stanno provando a convincere i piloti a non andare in ferie promettendo un bonus di 12mila euro a quei comandanti che decidono di tagliarsi le dovute vacanze. Ma dalle associazioni di rappresentanza del personale piloti è arrivato un no netto alla proposta. Ryanair per limitare il numero di cancellazioni sta anche provando ad assumere altro personale con la ricerca concentrata soprattutto nel Sud America.

Per cercare di risolvere la situazione si è mossa anche l'Enac, l'Ente nazionale aviazione civile italiana che ha convocato per giovedì i rappresentanti aziendali della compagnia aerea irlandese. 


Alla base di tutto ci sarebbero le proteste da parte dei piloti sulle formule contrattuali stipulate con il vettore irlandese. Il comparto dei piloti lamenta le condizioni più svantaggiose dei contratti siglati seguendo le norme di diritto d'oltremanica. La richiesta che arriva da chi rappresenta i comandanti è quella di poter seguire le normative legislative, in tema di ferie, ore di lavoro, riposo e retribuzione minima, dei Paesi di singola appartenenza dei piloti.

Ma questa non è l'unica versione valida a spiegare il caos che in questi giorni sta per colpire i cieli europei. Molti piloti infatti nei mesi scorsi avrebbero accettato le offerte arrivate da altre compagnie low coast e non solo. Tra queste rientrerebbero Easyjet, Norwgian e altre ancora.