cronaca

I fatti risalgono al marzo del 2013. "Inescusabile negligenza del personale"
1 minuto e 23 secondi di lettura
I giudici della Corte dei Conti della Liguria hanno condannato a un risarcimento di 6 mila euro due tecnici di radiologia dell'Ospedale San Martino di Genova. La procura contabile aveva citato anche un terzo operatore, assolto però dai giudici. L'accusa per i tre, chiedeva a vario titolo, un risarcimento complessivo di 12 mila euro.

La vertenza davanti ai giudici della Corte dei Conti ha tratto origine da un risarcimento di 12 mila euro,
che l'ospedale San Martino ha dovuto pagare a seguito della caduta dalla barella di una paziente. I fatti risalgono al marzo del 2013, quando un'anziana di 92 anni era stata portata in radiologia per un esame. Al termine del quale, nel passaggio dal lettino alla barella, la donna è caduta riportando traumi importanti. Alcuni mesi dopo era poi deceduta. La figlia aveva cosi denunciato la struttura ospedaliera, che aveva risarcito, dopo una transazione, l'erede.

Per la procura contabile, la caduta dell'anziana, e il relativo risarcimento danno e' "ascrivibile a gravissima colpa ed inescusabile negligenza del personale sanitario che ha partecipato allo spostamento della stessa dal lettino radiologico alla barella, senza osservare elementari e semplicissime regole di cura e cautela". Per i giudici uno dei tre tecnici deve essere assolto, in quando non è stata dimostrata la sua presenza durante al caduta dell'anziana, ma sarebbe intervenuto solo dopo per prestare soccorso.

Per il Collegio non ci sono dubbi sulla responsabilità dei due operatori, "per avere gli stessi omesso di adottare l'attenzione e le cautele rese necessarie", ma comunque hanno dimezzato la richiesta risarcitoria, in quanto hanno considerato responsabile anche l'Azienda ospedaliera che non avrebbe assolto i proprio obblighi in materia di protezione dei pazienti.