cronaca

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Il Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria ha annullato alcune parti della delibera  del Consiglio Regionale dello scorso 8 aprile , che approvava con 21 voti favorevoli di PD e Forza Italia le regole per la stagione di caccia 2014/15. Su ricorso delle associazioni per la tutela della fauna e dell'ambiente  ( WWF,  Lega Abolizione Caccia, LIPU, VAS, ENPA, LAV ) sono state annullate in particolare le seguenti parti:

1) l'addestramento dei cani da caccia sul territorio non potrà iniziare il 15 agosto, ma solo  a far data dal primi giorni di settembre, avendo la Regione eluso il parere scientifico obbligatorio dell'ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) sull'esigenza di non arrecare anticipatamente disturbo alla fauna selvatica e ai giovani nati di alcune specie selvatiche prima dell'apertura della caccia della terza domenica di settembre;

2) la caccia agli ungulati (caprioli, daini, camosci, cinghiali)  dovrà essere effettuata con munizioni atossiche  (cosiddette palle monolitiche generalmente in rame) per evitare la contaminazione delle carni con minuscoli frammenti delle palle di piombo, sulla base di numerosi recenti studi tossicologici evidenziati dallo stesso ISPRA e che da vari anni la Regione ignora; anche per la scorsa stagione di caccia  il TAR Liguria aveva formulato analoghe censure.

3) la mancata indicazione di un carniere (numero massimo di capi abbattibili giornalmente ) per alcune specie, tra cui il "colombaccio" , specie selvatica intensamente cacciata in autunno da palchi sopraelevati in varie aree costiere della Liguria. Va fissato un numero di capi abbattibili giornalmente.