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Sui migranti a Multedo: "Venerdì tutti nel mio ufficio"
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L'Euroflora si farà, nel 2018, non alla Fiera ma in un'area ancora "a sorpresa". Lo ha annunciato il sindaco di Genova Marco Bucci intervistato dal direttore di Primocanale Andrea Scuderi alla 'Zena Fest' della Lega Nord in piazza della Vittoria. La passeggiata Lanterna-Boccadasse e parte del nuovo Waterfront saranno invece pronti "entro due anni".

Tra i temi affrontati anche la questione dei migranti a Multedo. Bucci non ha rivelato soluzioni alternative ma ha anticipato che venerdì prossimo incontrerà nel suo ufficio i cittadini, la Curia e il Prefetto per parlarne. Per il capitolo trasporto pubblico, confermato il progetto del tram in superficie per le quattro direttrici cittadine: "I genovesi - assicura il sindaco - potranno attraversare l'intera città nel giro di mezz'ora".

L'INTERVISTA

Che risposte state dando sul tema delle periferie? 
Stiamo pulendo la città, non abbiamo finito ma siamo sulla linea giusta. Stiamo mettendo a posto i sistemi di sicurezza, dopo centro e Sampierdarena continueremo delegazione su delegazione. A me non piace dire periferie. Una volta erano 21 delegazioni, ora sono nove municipi. Abbiamo una ventina di centri storici che una volta erano città o paesi indipendenti. Dobbiamo mantenere l'integrità di quelle delegazioni, lì ci sono la storia, le tradizioni ma anche le prospettive future. 

È salita agli onori della cronaca la zona di Multedo per via della destinazione di un gruppo di migranti in quella zona. State individuando soluzioni diverse?
È la prima volta che un pubblico esprimo la mia opinione in pubblico. Ho visto continui attacchi da parte dell'opposizione che ho visto imbarazzanti per me, per loro e sconvenienti. Vogliono che risolva un problema che hanno creato loro con una legge che non funziona. Comunque il sindaco deve prendersi carico delle cose che succedono in città anche se non dipendono direttamente da lui. Come sapete il bando è della Prefettura. Non abbiamo mai parlato perché non abbiamo la soluzione. Noi ci stiamo lavorando dal primo giorno. Domani in consiglio regionale la Lega farà un odg in cui chiederà al sindaco di prendersi carico di questa situazione, e mi auguro che tutti la votino. Per venerdì ho già convocato una riunione nel mio ufficio con chi gestisce i migranti, le associazioni di Multedo, il presidente del Municipio, l'assessore Garassino e il Prefetto. I problemi si risolvono in questo modo. 

Ma alla fine non rischia di esserci una situazione paradossale in cui altri sindaci liguri di centrodestra rifiutano di accogliere e quindi tocca a Genova?
Noi abbiamo superato abbondantemente il limite della legge. Abbiamo tutto il diritto di opporci. 

Passiamo alla Valpolcevera, dove è stato trasferito il mercatino che fu di corso Quadrio. Come sta andando?
Le cose sono cambiate di brutto. Il mercatino di corso Quadrio è stato chiuso. Abbiamo aperto un mercato di seconda mano fatto in maniera totalmente diversa e c'è stata una grandissima partecipazione di cittadini genovesi. Siamo già a più di 140 persone, tant'è vero che ci hanno chiesto di aprire anche il sabato. Sono tutti molto contenti del tipo di business che hanno avuto. È stato un successo pieno. 

Ha in mente ordinanze choc sulla sicurezza?
Stiamo ancora discutendo quella sulla movida. Metteremo telecamere di videosorveglianza. Questo è veramente un grosso salto di qualità. Avremo la città sorvegliata. E siamo certi che l'illegalità verrà colpita. Vuol dire che nel giro di alcuni mesi i comportamenti in certe aree cambieranno, e io ci credo fermamente. La prova è che in centro storico la situazione è drammaticamente migliorata dove abbiamo fatto certi interventi. 

Ieri sera qualche commerciante mi chiedeva informazioni sulla movida: "Non ne possiamo più di chiudere presto"...
L'assessore Bordilli farà in fretta. Ma voglio dire un'altra cosa. Vi ricordate il venerdì e il sabato del Salone? Se siete andati in centro avete visto quella che per noi dev'essere la movida sana. C'era musica da tutte le parti, danza, quello è l'esempio di quello che vorremmo. Questo diventa il nostro riferimento: se ci riusciamo trasformeremo un problema in una grande opportunità turistica. 

È stato sorpreso nel vedere il clima di novità e trasformazione al Salone Nautico? E come cambierà la Fiera?
Il Salone è stato un grande successo, e soprattutto la città ha risposto bene. Abbiamo intenzione di fare moltissime altre manifestazioni. E vi anticipo che faremo anche l'Euroflora. Sarà diversa, non vi dico nemmeno dove. Sarà fantastica. 

Quindi nel 2018 o nel 2019? E non sarà alla Fiera?
Dev'essere una sorpresa. Stiamo lavorando al Waterfront di Levante che è il vecchio Blue Print. Mi aspetto che i lavori inizino presto, non possiamo farla lì. Sarà in un'altra area ma vi annuncio che sarà fantastica. Anno? 2018.

Cos'ha in mente per il piano della pulizia?
Dobbiamo fare ancora molto. Una cosa importante sono gli eco-point che diventano ricettacoli di illegalità. Dobbiamo cambiare modo di trattare i rifiuti, stiamo cercando una soluzione alternativa, ce ne sono tante. Può darsi che in alcuni vicoli ne useremo una, e in altri una diversa. Quando una strada è sporca è facile sporcarla ancora di più. Quando è pulita è un po' più difficile. I comportamenti delle persone cambieranno. Gli svizzeri sono migliori di noi? Non lo sono. Se ci riescono loro, ci riusciremo anche noi. 

Parliamo di società partecipate. Partiamo da Amiu: rimarrà tutto pubblico? Come metterete a posto i conti?
Ci siamo riusciti. Amiu non è diversa dai vostri conti di casa. Se invece si vogliono fare discorsi politici è chiaro che le gestioni vanno a ramengo perché ci sono altri obiettivi. La ricetta è banale. 

Invece Iren? Visto che è iniziato un dialogo con amministrazioni anche non di centrodestra...
Mettendo in chiaro gli obiettivi ci può essere sintonia. Io ho detto chiaro e tondo: se Genova sta in Iren vuole avere la governance, non è possibile che l'acquedotto sia un colabrodo, gli investimenti vanno fatti. Se abbiamo l'autorità ci stiamo, altrimenti vendiamo le azioni e incameriamo i soldi per la metropolitana. 

Che strada verrà presa?
Siamo convinti che noi avremo la governance completa. Iren farà gli investimenti sull'acquedotto, faremo in modo che l'acqua non costi quattro volte più che cinque anni fa e che gli impiegati restino qui. 

Se non arrivano i soldi da Iren bisogna mettere nel cassetto la metropolitana di superficie? E come funzionerà?
Oggi abbiamo una linea che va dalla bassa Valpolcevera fino a Brignole. Noi faremo una linea per il Levante, da piazzale Kennedy a Brignole e Nervi, una per la Valbisagno da Brignole a Prato, una da Brin a Pontedecimo e una da Dinegro a Voltri Non sarà una vera e propria metropolitana, ma convogli di tram che trasporteranno 200-300 persone e consentiranno di attraversare l'intera città in mezz'ora. 

Non c'è il rischio che in Valbisagno diventi un conflitto con la viabilità ordinaria?
Non credo. Oggi abbiamo corsie preferenziali del bus, anziché il bus ci passerà il tram. 

I soldi?
Ci servono in totale circa 500 milioni. Premesso che il ministro ha già dato 236 milioni a Bologna, può darsi che sia in grado di darceli. C'è poi la possibilità di usare i cosiddetti Pon, fondi europei che passano attraverso la nazione, poi ci sono i fondi europei a Bruxelles e infine il project financing: noi non spendiamo nulla, un'azienda realizza la linea e poi la gestirà. Esploreremo ciascuna di queste strade per ciascuna linea. Non so quale vincerà, ma so che ce la faremo?

Avete una ricetta contro l'evasione tariffaria?
In tante città o si entra dalla porta del conducente con l'obbligo di fare il biglietto oppure passiamo interamente al biglietto elettronico. Ma questo fermerebbe tutto l'autobus, sarebbe complesso. Certamente vogliamo eliminare completamente il biglietto di carta, si può fare. 

È vero che lei a Tursi grida molto? E perché?
È assolutamente vero, ho questo difetto. Quando chiedo una cosa e mi dicono sempre no, al quarto no alzo la voce. C'è un vecchio modo di lavorare, si dice no perché c'è la legge che dice che non si può fare, ed è una maniera di aggirare il problema. Poi la burocrazia dobbiamo eliminarla sul serio, c'è molto da migliorare. Anche qui ricordatevi che il pesce puzza sempre dalla testa: non è mai colpa di chi lavora, ma sempre colpa dei capi, me e assessori per primi. 

Serve più gente in Comune?
Bisogna organizzarsi meglio, nel fare le cose giuste e nel non perdere tempo a cercare le ragioni per cui non fare le cose.

Su quello che è accaduto in Catalogna che sensazione le ha fatto vedere la polizia spagnola usare manganelli per bloccare il referendum?
Sembra che i diritti dei cittadini siano stati infangati. Io non bloccherei mai un referendum, anzi io ne vedo tutti i giorni di richieste che arrivano dai cittadini, appena accendo il computer. Bisogna avere il coraggio di mettersi di fronte ai cittadini e dire: se vi piace bene, se non siete d'accordo me ne vado a casa. 

Lei è stato sostenuto dalla Lega e da altri partiti del centrodestra. Ha mai pensato di prendere una tessera?
Non l'ho mai presa e non la prenderò mai. Non sono un politico, con tutto il rispetto per loro. Sono un manager, ora sono un amministratore. Io devo pensare a me e a fare bene il mio lavoro. 

Siamo già in campagna elettorale. Sarà un problema per lei, coi partiti a caccia di consensi?
Io mi auguro di no. Comunque se dovesse accadere bisognerà parlare e negoziare. Vi garantisco che devo pensare alle cose della città, non alla campagna elettorale nazionale. 

E se qualche assessore si fa tentare da un posto per Roma lo fermerà?
Assolutamente no, ognuno è libero di fare quello che preferisce. Ne sarò felicissimo, anche se dovrò trovare un altro assessore.

Come accelerare i processi fondamentali per le infrastrutture?
Ho detto che il porto di Genova è parte dell'infrastruttura europea primaria. Non so perché in passato non se ne siano accorti, ora l'hanno riconosciuto tutti. Il Terzo Valico arriverà nel '22-23, cerchiamo di essere pronti. Io mi prendo l'impegno di accelerare il più possibile. Ci sono ottime notizie sulla Gronda, buone notizie sulla nuova diga. Ricordiamoci che la metropolitana è un altro discorso importante: se Genova riesce a trasferire tutta la mobilità interna su ferro liberiamo spazio per le merci, su ferro e su gomma. 

Vogliamo immaginarci un po' Genova nella zona della Fiera. E tra quanto la vedremo?
Alcune cose hanno l'obiettivo di circa due anni: potremo vedere i canali nella passeggiata che va dalla Lanterna fino a Boccadasse e che si chiamerà corso Italia anche sul nuovo Waterfront, avremo un nuovo Palasport, avremo una darsena nuova che sarà collegata direttamente con piazzale Kennedy e sarà aperta al pubblico 365 giorni su 365, e diventerà un porticciolo di riferimento. Nel giro di altri due anni avremo completato il padiglione affianco al Jean Nouvel, il Nira sarà sparito e avremo un paio di alberghi affacciati sul mare. Penso che entro il mio mandato queste cose saranno completate. 

E l'Hennebique?
Abbiamo già mandato a Roma un paio di richieste. Ci sono già tre-quattro manifestazioni di interesse: un grande hotel, un grande spazio per uffici, uno spazio per ristoranti. A Ponte Parodi vogliamo fare un'area verde con alberi, panchine, direttamente sul mare, un caso più unico che raro. 

Avere un governo di centrodestra in Italia potrebbe essere d'aiuto per la sua amministrazione?
Se Edoardo Rixi diventasse presidente del Consiglio sarebbe tutto molto più facile. Se domani queste persone facessero i ministri, con una visione comune che abbiamo della società e delle città, sarebbe tutto molto più facile. 

Si sente di centrodestra?
Destra, sinistra, sinceramente non ci capisco niente. L'altro ieri sul giornale c'era scritto che siamo più di sinistra che quelli di sinistra. Ci sono due differenze: quelli che sono ancorati al sistema e quelli che vogliono fare cose nuove, correre dietro al progresso. Io sto tra questi ultimi. 

Come va il dialogo col Movimento 5 Stelle?
Ci parliamo. Hanno fatto moltissimi emendamenti, circa una settantina, e di questi 20-30 li abbiamo approvati perché erano tutte cose logiche, guidate dal buon senso. Quando si fa politica di parte il dialogo diventa impossibile

I sindaci guadagnano abbastanza?
Io ne guadagno 91mila all'anno perché siamo una grande città, altrimenti sarebbero circa 60mil. Decidete voi se è abbastanza. Secondo me bisognerebbe rivedere tutte queste cose. Il problema stipendi è importante quando si parla delle partecipate. Se si vuole avere gente in gamba per rimetterle a posto, bisogna prendere le persone giuste e pagarle quanto si meritano. Molte persone che ho contattato mi hanno risposto di no quando hanno saputo lo stipendio, e questo è triste. 

Coi saggi, che lavorano gratis, come sta andando?
Io direi che funzionano, da loro ricevo molto aiuto. Ci sono persone che si sono date davvero molto da fare. 

Come immagina di far festeggiare la notte bianca?
Ogni due mesi ci dev'essere qualcosa di grande a Genova. Dev'essere così. La città deve far vedere al mondo quanto è bello essere qui. 

C'è un messaggio che vuole lanciare al popolo leghista?
Sono andato a Pontida per dire grazie: senza di voi non sarei il sindaco, non avremmo fatto la rivoluzione qui a Genova. Ho bisogno che continuiate a fare questo lavoro per i prossimi cinque anni, forse anche di più. Senza persone che lo supportano il sindaco è una persona sola che ha paura ad andare tra la gente. Quando trovo gente che mi dice: bravo, sono con te, mi sento che sto facendo il mio lavoro. Ed è uno dei messaggi più potenti che si possono dare a un'amministrazione. Fatelo con me e con tutti gli assessori. 

IL SINDACO RISPONDE

Oggi salta l'appuntamento con 'Il sindaco risponde', la rubrica del martedì in diretta alle 7.30 su Primocanale (canale 10). Bucci sarà infatti impegnato ad Assisi per le celebrazioni in onore di San Francesco. Nel frattempo potete continuare a inviare le vostre domande a