cronaca

A rischio 600 posti di lavoro a Vado
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Fiato sospeso a Vado Ligure (SV) per il futuro di Bombardier. Se non vincerà la gara d'appalto con Trenitalia il gruppo ha lasciato intendere che chiuderà il polo savonese lasciando a casa 600 lavoratori. L'allarme viene lanciato dalla Fiom Cgil.

"Trenitalia aggiudicherà entro la fine di maggio inizio giugno una gara il cui investimento è imponente per riammordernare la flotta dei treni regionali - ha sottolineato  Andrea Pasa segretario Fiom Cgil Savona - è fondamentale che le istituzioni  lavorino perché anche Bombardier sia una delle aziende che avrà in mano questa commessa".

Il gruppo internazionale Bombardier ha infatti lasciato intendere chiaramente quali sono le sue intenzioni.

"Bombardier ha un unico stabilimento in Italia che è quello di Vado Ligure con 600 persone che ci lavorano direttamente e altrettante
che ci lavorano nell'indotto - ha ricordato Pasa - Il gruppo è stato chiaro: nella rimodulazione dei siti nel bienno 2015-2016 o c'è mercato nel paese in cui hanno le aziende oppure i siti vengono chiusi.  Si sta facendo una riduzone di personale di 7mila unità, 7mila  licenziamenti. Ad oggi Bombardier di Vado è fuori dai tagli, ma se non si vince l'appalto sono guai".

Diventa dunque importante il lavoro delle istituzioni.

"In primis devono rendere strategica per il paese Bombardier - sottolinea il segretario Fiom - rendere  visibile il prodotto Bomardier, che è il più innovativo che esiste con  il nuovo treno regionale che presenta da più di un anno in servizio in Francia. E poi si deve forzare la mano con il Governo centrale rispetto al consiglio d'amministrazione di Trenitalia".

Attualmente cento dei seicento lavoratori di Bombardier Vado Ligure sono in cassa integrazione, una misura che verrà rinnovata per i prossimi tre mesi.

"Ma l'azienda se perderà la gara - ha concluso Pasa - non sarà più disponibile a mettere in campo ammoritizzatori sociali".