cronaca

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L'esondazione del Lienza, con un bilancio di 4 morti, non sarebbe stata provocata da un effetto "tappo", causato da balle di fieno e materiali vari che avrebbero ostruito il corso del torrente e determinandone lo sversamento.


Lo precisa lo stesso Corpo Forestale dello Stato che in un primo tempo lo aveva ipotizzato. Intanto si innescano le prime polemiche (per Realacci 'non si può morire così') e interviene il Governo: "Basta inseguire e fare i 'notai' delle emergenze - è scritto sul sito di Palazzo Chigi - adesso investiamo in opere di difesa, prevenzione e sicurezza. Al via anche i 570 cantieri anti dissesto".

L'alluvione avvenuta la scorsa notte nel trevigiano "ha un'unica causa: l'eccezionale quantità d'acqua caduta nella zona in un tempo brevissimo". Lo dicono all'ANSA il capo del Genio Civile di Treviso, ing. Alvise Lucchetta, e il comandante provinciale della Forestale, Alberto Piccin, che hanno sorvolato e percorso a piedi l'area del disastro. "Le rotoballe di fieno non c'entrano", assicurano.

La Procura della Repubblica di Treviso ha aperto un fascicolo d'inchiesta, come atto dovuto, sul disastro di Refrontolo, nel quale si contano 4 morti e 8 feriti. Il documento non vedrebbe al momento la formulazione di un'ipotesi di reato specifica, né l'iscrizione di indagati.