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Dopo l'ok della Regione al progetto per la Valle Scrivia
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Valle Scrivia in rivolta per l'ok della Regione al progetto del biodigestore di Isola di Cantone, arrivato in sordina lo scorso 30 dicembre nonostante due mozioni contrarie approvate dall'intero Consiglio e un esteso coro di dissenso che arriva fino al Basso Piemonte. Ma un'altra accusa arriva ora dal Movimento 5 Stelle: "I valligiani sono stati traditi due volte dal Pd".

"Verogognosamente incoerente", attaccano i pentastellati in una nota, perché "nel Piano regionale dell’allora Governo Burlando aveva messo ai primi punti della lista proprio il biodigestore contro cui ora annuncia battaglia. Lo stesso Partito Democratico che ovunque in Liguria si è schierato a favore dei biodigestori (vedi i casi di Ferrania, nel savonese, e più di recente a Imperia). Con quale faccia Rossetti e Lunardon protestano per un progetto che faceva parte del loro programma di governo?". 

Il progetto prevede la costruzione di un impianto che trasformi i rifiuti in biogas per la produzione di energia elettrica. Una centrale che occuperebbe 27 mila metri quadrati a poca distanza dal letto dello Scrivia, in frazione Mereta. "Diciamo no al biodigestore perché troppo vicino alle case, accanto ad aziende di eccellenza gastronomica e privo della sicurezza necessaria. Il nostro paese, poi, non sarebbe in grado di ricevere un numero così alto di mezzi pesanti carichi di spazzatura come quelli ipotizzati dall'investimento", hanno detto i comitati a Primocanale. L'ultima parola spetterà comunque alla Città Metropolitana. 

Sul caso è arrivata la replica del Pd che ribadisce "la propria contrarietà a realizzare il biodigestore nel sito di Isola del Cantone, perché è a rischio allagamento, è pericoloso per l’incolumità dei cittadini e, tra l’altro, è in contrasto proprio con il piano regionale dei rifiuti fatto da noi. Diverso, invece, è decidere come trattare la spazzatura individuando, territorio per territorio, gli impianti necessari allo smaltimento dei rifiuti. Anche perché persino i piani più avanzati in materia contemplano i biodigestori". 

"Noi la faccia nella battaglia contro il biodigestore di Isola del Cantone ce la mettiamo - continuano gli esponenti dem - anche perché abbiamo solo quella, mentre il M5S sembra di grado di metterci esclusivamente quella del proprio leader Beppe Grillo che, forse, impegnato in queste ore in ben altri problemi nazionali e internazionali (a Roma e a Bruxelles), non ha avuto il tempo di dettare la linea su questa vicenda. Detto ciò siamo contenti che oggi, oltre al Pd, anche il Movimento 5 Stelle si schieri contro il biodigestore di Isola del Cantone e ci fa piacere – malgrado le loro riserve – fare un pezzo di viaggio con i grillini in questa battaglia.

Per l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone "sul biodigestore di Isola del Cantone questa Giunta ha fatto tutto quello che si doveva e poteva fare nei limiti imposti dalla legge per evitare eventuali possibili ricadute ambientali di un progetto che è e rimane privato. L’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto non spetta alla Regione ma alla Città Metropolitana che, come Provincia di Genova, ha iniziato l’esame della pratica nel 2014”.