cronaca

54 secondi di lettura
La madre del piccolo Mirò, il bimbo di due anni e mezzo morto a fine ottobre dopo avere ingerito metadone nella sua casa di Bargagli, nell'entroterra di Genova, e il suo convivente sono indagati per omicidio volontario.


L'ipotesi di reato è stata contesta ai due subito dopo il risultato del test tossicologico, ma la notizia è trapelata solo adesso. La settimana prossima i due verranno interrogati dagli inquirenti per capire come la sostanza, che viene somministrata ai tossicodipendenti in terapia, possa essere stata ingerita dal bimbo. I due, infatti, hanno sempre negato di avere avuto in casa del metadone né tantomeno di averla mia somministrata al piccolo. Il legale dei due nei prossimi giorni incaricherà un proprio consulente esperto in tossicologia per effettuare dei nuovi test.


Ci sono degli aspetti, delle incongruenze che devono essere chiarite. Tra queste anche quella di chi dei due possa avere acquistato il metadone e da chi possa averlo comprato. Non è escluso, infatti, che la sostanza possa non essere stata prescritta dal Sert e dunque che possa essere stata acquistata da canali illegali.