salute e medicina

Il 90% dei compagni di asilo erano vaccinati contro il meningococco C
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“Dall’esame della documentazione non emergono manchevolezze, inefficienze o inosservanze sia delle procedure di emergenza e cliniche che dei protocolli regionali per la sorveglianza e la gestione diagnostico-terapeutica delle malattie batteriche invasive”. Questo quanto emerge all’esito dei lavori della Commissione tecnica costituita da Alisa a seguito della morte per meningite di un bimbo di 5 anni avvenuta ieri mattina all’ospedale Sant’Andrea della Spezia.

“Da quanto disponibile – continua la relazione della commissione – si evince la particolare aggressività del caso e la tumultuosità del succedersi degli eventi. La Commissione rileva la gravità del quadro clinico consistente in una Meningococcocemia fulminante la cui prognosi risulta spesso infausta”. I lavori della Commissione si sono conclusi oggi alle 13.  Oggi intanto il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Ospedale Policlinico San Martino ha concluso gli accertamenti per la tipizzazione del batterio: a provocare la morte del bambino è stato il meningococco C.

Per quanto riguarda la profilassi, avviata da Asl5 già ieri pomeriggio non appena avuta la certezza che si trattasse di meningite, le procedure si sono concluse ieri sera, con la somministrazione della terapia antibiotica a tutte le persone, sia adulti sia bambini, che nell’ultima settimana siano venute a stretto contatto con il piccolo. È emerso, peraltro, che di tutti i bambini sottoposti a profilassi, circa il 90% era vaccinato per il meningococco C: un dato che rivela l’attenzione alta sul territorio spezzino per il pericolo meningite alla luce dei casi registrati nella vicina Toscana e che viene giudicato positivamente dalle autorità sanitarie preposte.