cronaca

Arrivato in ospedale con febbre altissima da sepsi
3 minuti e 18 secondi di lettura
È stata una meningite batterica a uccidere un bimbo di cinque anni morto questa mattina all'ospedale Sant'Andrea della Spezia. A confermarlo è Regione Liguria. 

Il bambino era stato ricoverato poco dopo le 6 per una sospetta sepsi batterica. Era già in condizioni gravissime, con febbre molto alta e difficoltà respiratorie. Trasferito in rianimazione, le sue condizioni sono precipitate ed è deceduto. L'autopsia è già stata disposta.

Sono state predisposte le procedure standard per la gestione dei casi di sepsi meningococcica. Verrà attuata la profilassi antibiotica per i soggetti che hanno avuto contatti stretti col bambino, compreso l'asilo che frequentava a Marola, dove sono state coinvolte oltre cento persone. I dirigenti specialisti dell'Asl 5 hanno fornito informazioni fondamentali alle famiglie degli studenti di infanzia e primaria.

Tra un paio di giorni, riferisce la direzione sanitaria dell'Asl 5, sarà a disposizione il risultato dell'esame del liquor per la tipizzazione della meningite che ha colpito il bimbo spezzino. Intanto è stata disposta l'autopsia.

Nel frattempo l'agenzia regionale per la salute Alisa ha provveduto a costituire una commissione di verifica incaricata degli approfondimenti e delle valutazioni necessarie. La commissione è composta da Claudio Viscoli, direttore del dipartimento Malattie infettive del Policlinico San Martino, Elio Castagnola, direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto Giannina Gaslini, Roberto Carloni, direttore della Prevenzione (Alisa), Lorenzo Bistolfi, direttore Cure Primarie (Alisa), Francesco Bermano del 118 Policlinico San Martino.

Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini ha espresso il "profondo cordoglio a nome di tutta la città" per la morte del bambino. Il sindaco ha confermato che la profilassi antibiotica verrà effettuata sulle persone più vicine al piccolo e verrà estesa all'asilo frequentato dal bambino a partire dalle 15.

La sepsi è una complicazione potenzialmente letale che si verifica in presenza di una risposta immunitaria travolgente ed esagerata verso un’infezione batterica. In questi casi le sostanze chimiche rilasciate nel sangue dal sistema immunitario per combattere l’infezione innescano un’infiammazione sistemica, in grado cioè di coinvolgere l’intero organismo, e causano tra l’altro la formazione di coaguli di sangue e diffuse emorragie, che possono ridurre o interrompere il flusso sanguigno verso organi e tessuti periferici, privandoli così di sostanze nutritive e ossigeno.

Il piccolo una volta arrivato in ospedale è stato sottoposto a una Tac che ha evidenziato un edema cerebrale esteso tanto che è stato allertato l'elisoccorso per un immediato trasferimento all'ospedale Gaslini di Genova. Poco dopo però il piccolo è andato in arresto cardiaco e, nonostante le manovre di rianimazione siano durate oltre un'ora, è deceduto.

"Saranno disponibili entro 48 o al massimo di 72 ore le valutazioni e gli approfondimenti della commissione nominata da Alisa per fare tutte le verifiche relative alla morte del bimbo". Ad assicurarlo il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti che ha espresso il cordoglio di tutta la Regione e, assieme alla vice presidente Viale, che ha la delega per la sanità, ha fatto il punto sulla situazione.

"Stiamo ricostruendo tutto quanto accaduto in questa drammatica notte - ha spiegato - dalla chiamata alla guardia medica al ricovero al pronto soccorso, dalle successive cure alla possibilità che venisse trasferito in elisoccorso al Gaslini e poi il precipitare della situazione. Al momento non ci risultano situazioni che facciano sospettare qualcosa che non abbia funzionato anzi credo che la macchina abbia fatto il suo dovere. Ma siccome si tratta di un caso serio e grave è bene che nulla resti nell'area grigia del non perfettamente accertato".

Toti ha comunque rassicurato i cittadini sul tema degli interventi messi in atto da Regione Liguria. "Sono scattate tutte le procedure per la sicurezza dei cittadini e per accertare la verità scientifica di quanto accaduto, al di là dell'emozione. Abbiamo avviato - ha concluso - tutte le profilassi previste da protocollo per il trattamento precauzionale degli altri bambini e familiari che avessero avuto contatti con la piccola vittima".