cronaca

La madre: "E' un miracolo, avevamo smesso di sperare"
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Quando i genitori di una bambina di sette anni con difficoltà motorie iniziano l'iter per costruire un'ascensore esterno alla loro abitazione, perchè la figlia possa uscire autonomamente di casa, non sanno che li attenderanno tre anni di cavilli e burocrazia.

I primi problemi iniziano con la Sopraintendenza, infatti sono stati necessari ben 15 progetti per avere il via libera alla costruzione.


Il secondo muro che si sono trovati di fronte i genitori è legato al fatto che l'ascensore avrebbe occupato lo spazio di un condominio confinante, spazio di tre metri per tre, che quindi che necessitava essere aquistato. Per farlo è stato necessario ottenenere la procura dei quarantaquattro propietari del terreno, alcuni residenti all'estero, solo per questo è stato necessario più di un'anno.

Quando l'ultima firma sul via libera al progetto è stata apposta  la madre ha così commentato: "La gioia più grande? L'incredulità di mia figlia quando ha visto il cantiere" e ha poi concluso "speriamo che ora la nostra storia serva da esempio per tutti quei genitori di bambini disabili lasciati soli di fronte a simili odissee"