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Intervista esclusiva del leader di Forza Italia
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Se vincesse Toti? Ci sarà un terremoto politico. Renzi sarà costretto alle dimissioni da quella parte del PD che lo sopporta solo perché vince. Lo dice Silvio Berlusconi in una intervista a Primocanale.

“Ho ricordato quello che successe nel 2000. Partii proprio da Genova per la nave della libertà, feci il giro della penisola e vincemmo quelle regionali. Massimo D’Alema era a Palazzo Chigi, c’era arrivato tramite giochi di palazzo. Io che conosco quello che sta avvenendo oggi nel PD, con le resistenze che Renzi incontra, molti lo sopportano solo perché li porta alla vittoria. Se dovesse accadere che quel risultato annunciato in pompa magna da Renzi, il 6-1, magari si trasformasse in un 4-3, penso che all’interno del PD si scatenerà un terremoto, che potrà anche portare alla necessità per Renzi di dare le dimissioni. Non sarà l’opposizione a chiederle”.

Per Berlusconi Liguria e Campania sono regioni che il centro destra può conquistare. “Vedo le stesse possibilità”. Dice l’ex cav.
“La Liguria viene da tantissimi anni di governi di sinistra. Il presidente attuale è stato capace di conquistare la gente, esperto nella comunicazione e nelle chiacchiere. Ma andato lì ha trovato molte difficoltà ad agire. Oggi la liguria ha performance economiche inferiori alla media italiana, ha la disoccupazione tra le più elevate, i giovani che non trovano lavoro sono al 55% e il 60% , ha le imposte più alte anche per le addizionali irpef. Tra l’altro i liguri sono molto attenti alle palanche, votare a sinistra sarebbe da masochisti.
Ricordo anche che c’è una frattura importante nella sinistra. Mentre Toti ha presentato un programma realistico e concreto ed è riuscito a raggiungere un ristultato importante”.

Berlusconi invita il popolo dei moderati ad andare a votare:
“Io credo che ci sia tanta gente tra i moderati che è disgustata da questi politici, anche dalla confusione nel centro destra. Quelli di sinsitra sono militarizzati e solitamente vanno tutti a votare. Per questo ho detto a chi mi ha seguito a Genova di dire ad amici, conoscenti e parenti di andare a votare, che questa volta è importantissimo. Bisogna anche guardare cosa hanno fatto in Liguria negli ultimi 10 anni: pochissimo. Avevo fatto un piano dei porti e non è successo niente nel porto. Non si è fatta la nuova diga, non sono state realizzate la gronda autostradale e il terzo valico”.

Berlusconi dice poi di non essere preoccupato da una possibile affermazione del Movimento 5 Stelle: “Guardando anche quello che è successo in Parlamento, il movimento è in via di esaurimento. Grillo lo ha capito. Ha cercato di distogliersi a passi felpati dalla sua creatura. Non vedo nessun futuro. Ci sono ragioni forti per votarlo, perché sono scontenti dei governi che abbiamo e di tutto quello che succede, ma è un errore perché quando va in Parlamento o nei Consigli Regionali, non combina nulla. Non contano con i loro numeri assolutamente nulla”.

Sugli esponenti politici di centro destra che in Liguria, negli ultimi anni, sono passati con Renzi, Berlusconi dice: “Sono tutti professionisti della politica. Stanno in un partito fino a quando gli fa comodo. Quando vedono che arriva una nuova stella, Renzi, che possa assicurare loro una carriera politica più profittevole vanno dall’altra parte. Non abbiamo assolutamente accusato nessun dolore per queste uscite, anzi ci siamo tolti un peso”.

Capitolo primarie: “Le primarie così come sono adesso sono molto negative. Sono facilmente manipolabile. Stranieri che vanno a votare a pagamento. Persone che vanno in più sezioni a dare il loro voto. Hanno dato risultati assolutamente non attendibili. Se pensa ai sindaci di Genova, Milano, Roma e Napoli che sono venuti fuori dalle primarie, sono i peggiori sindaci di sempre. Come fare un domani? Ci vuole una legge che li renda una cosa seria.

Sulle coppie gay, invece, il leader azzurro spiega: “Io penso che in un paese civile se due persone si vogliono bene, sia eterosessuali che omosessuali, non dovrebbe impedire a uno loro di andare a curare l’altro quando uno è malato, oppure di lasciare qualcosa in eredità. Questa è una cosa civile, siamo favorevoli.