cronaca

L'ex tesoriere della Lega assolto per l'evasione fiscale
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Il tribunale di Genova ha condannato Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega Nord, a dieci mesi di reclusione nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta evasione fiscale di due milioni di euro per gli investimenti offshore a Cipro e in Tanzania.

Belsito, difeso dagli avvocati Paolo Scovazzi, Gian Emilio Genovesi e Federico Ricci, è stato assolto dall'accusa di evasione fiscale mentre i giudici hanno ritenuto sussistente l'accusa di omessa dichiarazione di circa un milione di euro. Il procuratore aggiunto Francesco Pinto aveva chiesto la condanna a 3 anni e 6 mesi.

Secondo l'accusa, Belsito avrebbe dovuto dichiarare al fisco circa 7 milioni sottratti illecitamente alle casse del Carroccio quando era tesoriere. I guai giudiziari di Belsito erano iniziati nel 2012 quando emerse la maxi truffa da oltre 40 milioni di euro ai danni dello Stato sui rimborsi elettorali, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2010. Per quella vicenda sono a processo l'ex tesoriere, l'ex leader del Carroccio Umberto Bossi e tre ex revisori del partito.

La vicenda azzerò il cerchio magico e portò alle dimissioni di Bossi.
Belsito è anche a processo per l' inchiesta sull'associazione a delinquere finalizzata a intercettare le commesse di aziende a partecipazione pubblica, tra cui Siram, Fincantieri e Grandi Navi Veloci. La settimana scorsa i giudici di Milano avevano condannato l'ex tesoriere a due anni e sei mesi, Umberto Bossi a due anni e tre mesi e Renzo Bossi a un anno e sei mesi per le spese sostenute dalla famiglia dell'ex leader leghista coi fondi pubblici.