cronaca

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Rinnovo degli spazi pubblici di quartiere, attività di recupero edilizio e impiantistico, programma di mobilità degli inquilini delle case popolari, piano di sicurezza e laboratorio di ascolto: attorno a questi temi ruota il piano di recupero approvato oggi dalla Giunta di Regione Liguria e Comune di Genova e presentato agli abitanti nella sede dei comitati di quartiere alla “Casetta ambientale”.

Un lavoro in parallelo per dare risposte, dopo anni, alle richieste e alle preoccupazioni degli abitanti del quartiere collinare della Valpolcevera. Frutto di politiche abitative degli anni ’70 e ’80.

Begato, nato per ospitare famiglie provenienti dal centro storico, nel quale era prevista una intensa opera di ristrutturazione, è diventato negli anni uno dei quartieri più problematici non solo a Genova, ma in Liguria. Sulle condizioni di disagio e di emarginazione ha inciso la scelta originaria di localizzare i quartieri di edilizia residenziale pubblica in zone totalmente slegate dal contesto socio-culturale locale, la tipologia architettonica con circa 520 alloggi con una volumetria complessiva di circa 100.000 mc costituiti dalle cosiddetta “Diga rossa” e “Diga bianca”. Da qui è nata l’iniziativa congiunta di Regione Liguria con il Comune di Genova e ARTE (l’azienda regionale territoriale per l’edilizia pubblica) per definire gli impegni reciproci e le linee di indirizzo programmatiche che mettano in atto un piano complessivo di rigenerazione del quartiere.

In allegato il comunicato completo del progetto