cronaca

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 Pur nell'incertezza del momento e condizionati dagli esiti della cessione di crediti deteriorati nonché dai potenziali effetti dell'ispezione in corso sui crediti da parte dell'Autorità di Vigilanza, Carige - si legge nella relazione semestrale - ha redatto il suo bilancio del periodo "sul presupposto della continuità aziendale".


Carige, premette la relazioni, non ha rispettato il Total Capital Ratio richiesto dalla Bce e la governance stabile è stata alterata dalle dimissioni registrate in seno al Consiglio stesso, per questo - si legge nella relazione - gli amministratori "hanno proceduto ad un'attenta valutazione in ordine al presupposto della continuità aziendale". "La ragionevole aspettativa di continuare la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile" si basa, spiega la banca, "sull'esecuzione delle azioni incluse nel Piano Industriale 2017-2020; nella NPE Strategy", sul rinnovo del cda che avverrà con l'assemblea del 20 settembre e "sulla prospettata approvazione, entro il 30 novembre 2018, da parte del Consiglio di Amministrazione nella sua composizione ristabilita, sotto la guida del nuovo presidente, di un piano esaustivo per ripristinare e assicurare in modo sostenibile l'osservanza dei requisiti patrimoniali al più tardi entro il 31 dicembre 2018". Il nuovo piano "valuterà tutte le opzioni strategiche, non escluSa la possibilità di un'operazione mirata ad un'aggregazione aziendale", come suggerito dalla Bce.
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