cronaca

Il Pontefice nel capoluogo ligure il 27 maggio
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"Sicuramente alle persone libere, che hanno il cuore libero Francesco lascerà tantissimo: il desiderio di camminare, di guardare in avanti, la speranza di non arrendersi mai, di non mollare". Ne è convinto padre Pierluigi De Giacomi parroco della Consolazione a Genova.


Padre agostiano, veneto d'origine, da sei mesi alla guida della chiesa del centro del capoluogo ligure, quella di via XX settembre, davanti alla quale ogni giorno passano migliaia di persone.


"Conoscendo Papa Francesco, visto che sono stato a Roma per un po' di tempo, dovrebbe costruire una nuova mentalità, un nuovo modo di accostarci e affrontare i problemi con meno pregiudizi, più rischi, con più coraggio perchè chi ha coraggio rischia e di questo c'è bisogno oggi a Genova: coraggio di dire che l'amore è più importante dell'indifferenza".


Barba bianca, occhiali, occhi chiari e voce un po' roca ha già conquistato tutti per la sua schiettezza dalla prima volta in cui è sceso in mezzo alla chiesa per l'omelia con un microfono legato al collo, ma non solo.

"Quando sono arrivato in questa comunità c'era un po' di torpore, quando hanno saputo della venuta del Papa un certo risveglio c'è stato e ora sto approfittando di questo risveglio. Non è facile ma non mi arrendo e credo sia fondamentale non perdersi mai d'animo soprattutto in questo momento".