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"L'attuale acquisizione di uno studio recente e circostanziato, che evidenzia risultati contrapposti a quelli fino ad ora posseduti, impedisce chiaramente di poter esprimere un parere sanitario favorevole in merito ai quesiti proposti" per la concessione dell'Aia. Lo afferma Flavio Neirotti, direttore generale della Asl2 di Savona in relazione alla richiesta di rinvio alla prossima settimana della conferenza dei servizi per l'Aia per la centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure.

Il rinvio è stato chiesto per approfondire dati epidemiologici che evidenziano criticità per la salute degli abitanti della zona. "Esprimere un parere sulla centrale di Vado Ligure non é possibile anche alla luce dell'inchiesta della procura. La Asl non può che considerare tali e quali i contenuti dello studio recentemente acquisito (quello eseguito da consulenti della procura, ndr), i cui risultati si pongono nettamente in contrasto con i risultati di tutti gli studi epidemiologici finora condotti sulla stato di salute della popolazione della provincia di Savona.

Secondo quanto reso noto recentemente dal Movimento 5 Stelle, lo studio compiuto per la procura avrebbe evidenziato che "tra il primo gennaio 2005 e il 31 dicembre 2010 sono attribuibili alla centrale 586 casi di ricoveri di bambini per patologie respiratorie e asmatiche; 2.097 casi di ricoveri di adulti per malattie respiratorie e cardiache; tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2007 ci sono stati 427 morti per malattie cardiovascolari e respiratorie".

Il sindaco di Vado Ligure, Monica Giuliano, chiede che sul futuro della centrale a carbone Tirreno Power, sotto sequestro dal marzo scorso per violazioni all'Aia per quanto riguarda le emissioni, "intervenga il Governo, perchè è un tema che va ben oltre Vado e riguarda l'uso delle fonti energetiche, tra cui il carbone. Non si devono esprimere due sindaci su questo, c'è un Governo, un presidente, dei ministri".

Giuliano ha partecipato a un vertice in Regione Liguria dopo che il ministero della Salute e l'Asl di Savona hanno evidenziato criticità sul piano sanitario. Gli enti locali hanno quindi chiesto il rinvio alla prossima settimana della conferenza dei servizi per l'Aia. I sindacati chiedono la riapertura della centrale, che occupa 250 persone direttamente e 550 nell'indotto. La procura di Savona da tempo ha aperto due fascicoli d'indagine per disastro ambientale e omicidio colposo.