cronaca

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 Il Porto Antico si fa ancora più plastic free: è arrivato in questi giorni il primo seabin, un vero e proprio cestino ideato da due surfer australiani capace di ripulire il mare.

“È una sorta di aspirapolvere che crea un vortice capace di raccogliere tutti i materiali che galleggiano in superficie. Lo abbiamo testato ieri dopo averlo installato ed è bastata una sola notte per riempirlo quasi completamente, questo significa quanto sia efficace ma anche ma purtroppo quanta plastica galleggia nel nostro specchio acqueo”, spiega Alberto Cappato, direttore generale di Porto Antico. 

La data di installazione non è causale, dato che coincide con il secondo sciopero globale per il clima e rappresenta il culmine di una serie di attività ecosostenibili. Tra tutte l'idea della borraccia per sostituire la bottiglietta di plastica usa e getta.  "In un weekend come quello della Festa dello Sport vogliamo  sia ringraziare nostri figli che forse hanno capito l'importanza di rispettare il pianeta prima di tanti grandi sia per insegnaOre ai più piccoli di rispettare l'ambiente".

“Ogni dispositivo riesce a raccogliere in un anno circa mezza tonnellata di plastica, si riempie fino a 20 kg e per questo ci devono essere delle persone addette che devono svuotarlo. Durante alcune mareggiate siamo addirittura arrivati a svuotarlo 8 volte in un'ora”, chiarisce Enea Roveda, amministratore delegato di LifeGate.

Genova è una delle prime città italiane ad aver aderito al progetto LifeGate Plasticless e dal Porto parte un modello che potrebbe ispirare l’intera città. “Se tutti agiamo nello stesso senso forse un giorno vedremo un mar Mediterraneo più pulito”, commenta Jérôme Salemi, Direttore Generale Air France-KLM East Mediterranean, che cerca di diminuire il proprio impatto sull’ambiente con azioni di questo tipo.