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Anche il centrodestra ha votato la mozione
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Il consiglio comunale di Arenzano, piccolo comune nel ponente di Genova retto dal centrosinistra, ha votato all'unanimità una mozione con la quale si chiede al sindaco e alla giunta di non concedere spazi o suolo pubblici "a coloro i quali non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando o praticando comportamenti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti". Lo rende noto il gruppo del Pd in Comune a Genova ricordando che ieri su una analoga mozione la maggioranza di centrodestra in Comune a Genova ha fatto mancare il numero legale.





"Gli stessi principi, ispirati anche dalla storia partigiana di entrambi i Comuni, le stesse parole nei due documenti, nati in risposta al rifiorire preoccupante di episodi di violenza di stampo neofascista e razzista. Ma un esito della discussione in aula purtroppo contrapposto", sottolinea il gruppo del Pd, segnalando che ad Arenzano "il centrodestra ha condiviso l'impegno antifascista del Comune". "Accogliamo con favore l'ottimo risultato raggiunto ad Arenzano e ci auguriamo che a Tursi, quando martedì prossimo verrà nuovamente discussa la mozione, il centrodestra prenda esempio dai consiglieri di Arenzano e dica sì ai valori antifascisti di Genova, che devono continuare ad essere scritti nella sua storia. Di ieri, oggi e domani", sottolinea il gruppo. Arenzano è il secondo comune ligure, dopo Sestri Levante, ad adottare una simile mozione. In seguito alla votazione il sindaco di Sestri Valentina Ghio aveva ricevuto una cartolina intimidatoria.