economia

Incontro in Regione con Mise, sindacati e Camera di commercio
1 minuto e 25 secondi di lettura
 "Tanto più tutti i soggetti avranno la capacità di coordinarsi e canalizzare i bisogni funzionali dell'area, tanto più rapido ed efficace sarà l'intervento nazionale. Per questo accogliamo con favore la costituzione di un tavolo locale che dovrà interfacciarsi attraverso la Regione con quello istituzionale nazionale in una logica quanto più inclusiva possibile per meglio comprendere i fabbisogni che porteranno al rilancio dell'area".

Lo ha detto Marco Calabrò, rappresentante del Mise, spiegando le linee del Governo al termine dell'incontro in Regione Liguria con Provincia, i 21 Comuni interessati, sindacati, Unione industriali e Camera di Commercio per la definizione dell'area di crisi complessa savonese. I tempi dovranno essere veloci, ha spiegato Calabrò: "La tempistica prevede che l'accordo di programma venga stipulato entro 11 mesi a partire da oggi ma è necessario comprimere i tempi perché dobbiamo far partire gli investimenti già in corso d'anno".

Una necessità condivisa dall'assessore regionale allo sviluppo economico Edoardo Rixi. "Dobbiamo dare già nel 2017 le prime risposte concrete per i nuovi insediamenti" ha detto. Lo status di area di crisi complessa, che permetterà l'attivazione di una serie di strumenti speciali volti a tutelare lavoratori e realtà produttive in crisi, potrà diventare uno strumento pilota anche a livello nazionale. "È una scommessa per l'intero Paese - ha concluso Rixi - perché vuol dire far uscire Savona da un loop che colpito l'area ormai da parecchi anni e farla tornare una provincia che genera ricchezza e che si mette a sistema a livello nazionale per rilanciare la nostra filiera industriale nella competizione sempre più accesa con gli altri partner europei".