porti e logistica

Il numero uno di Msc incontra le istituzioni liguri
1 minuto e 34 secondi di lettura
Mercoledi prossimo il comandante Aponte sarà a Genova per un incontro con il presidente Toti e Signorini presidente del porto. Ad oggi non si sbloccano punti di fondamentale importanza per il futuro del porto di Genova che incidono sulle scelte che il più importante imprenditore del settore non può rimandare.

Si immagina che il primo tema sul tavolo sarà la concessione di Bettolo che non si sblocca anche per un diritto di veto che avrebbe il socio di minoranza. Ma non si può non rilevare che la minoranza è in mano al gruppo proprietario del Sech (nonché azionista di Vte) recentemente acquistato da un fondo di investimento che ha mantenuto Giulio Schenone come azionista di minoranza, nonché stratega che tiene sotto scacco Msc.

In effetti neanche il Sech ha ancora ottenuto la proroga che si può presumere verrà assegnata, solo contestualmente, proprio a Bettolo, anche perché si tratta di due aree confinanti e contigue che, ad intelligenza, dovrebbero essere gestite in maniera unitaria .

Non è una situazione per nulla piacevole specie per il Porto di Genova e si dimostra che il vecchio sistema di assegnare le proroghe delle concessioni non funziona e consente ai terminalisti di difendere anche in modo eccessivo i propri interessi che non coincidono con quelli del porto e della città. Ci fossero state gare vere come dovevano esserci se fosse stato approvato il regolamento della 84/94, misteriosamente insabbiato nei cassetti del Mit, la situazione sarebbe ben diversa.

Si spera che non si arrivi ad una rottura di rapporti con evidente danno per la comunità portuale ligure, e nazionale: a Bettolo possono arrivare nuovi traffici da Valenzia e Barcellona e in minima parte verrebbero spostati da alcuni terminal liguri. Lavoro quindi complicato per Toti e Signorini che dovranno trovare la soluzione migliore nell’interesse di Porto e territorio.