cronaca

Tensione sugli 'integrativi' ai contratti aziendali
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“Basta prendere soldi dalle tasche dei lavoratori”. La rabbia di Camillo Costanzo della Filt Cgil Liguria a Primocanale dopo la lettera di AMT che, nella giornata di ieri, ha annunciato attraverso una nota che “la situazione economica presenta per il 2015 un grave squilibrio economico”.

Si rischia l’azzeramento del capitale sociale e la messa in liquidazione della società, dunque. “Avevamo aperto seguendo tutto il meccanismo previsto una procedura di sciopero, per questo incontreremo il Prefetto: un appuntamento che era già fissato prima dell’invio della lettera di Amt. Lunedì poi avremo un’assemblea. Ripeto, noi stiamo facendo la nostra parte ma non si possono sempre chiedere soldi ai lavoratori. E ci aspettiamo che Regione e Comune rispettino l’intesa siglata lo scorso novembre. Solo per fare un esempio, nel 2014  dovevamo arrivare 50 mezzi nuovi e invece non ne arriverà nessuno”, ha concluso Costanzo. 

INCONTRO DAL PREFETTO -
Il vertice in Prefettura tra i rappresentanti Amt e i sindacati, convocato da prefetto Fiamma Spena per cercare una mediazione, si è concluso con un nulla di fatto. Anzi, il dialogo non è neanche iniziato. Sugli 'integrativi' ai contratti aziendali i lavoratori non intendono fare passi indietro. Si tratta di pattuizioni collettive di secondo livello a tempo indeterminato che possono incidere fino a un quarto dell'intero stipendo mensile. Secondo quando anticipato in una lettera, Amt non intenderebbe applicarli più a partire dal 2 febbraio 2015.

LA SITUAZIONE ECONOMICA AMT - La situazione "presenta per il 2015 un grave squilibrio economico che, unitamente all'esiguità del patrimonio netto, comporta, in assenza di azioni correttive l'azzeramento del capitale sociale e la messa in liquidazione della società". Lo sottolinea la stessa Amt in una nota dopo che l'Assemblea ha approvato il bilancio 2013 con un utile di 83 mila euro e prevede la chiusura del 2014 vicino al pareggio. I problemi sono in arrivo nel 2015. "Il socio unico di Amt, per evitare tale prospettiva e difendere la sopravvivenza dell'azienda pubblica, ha condiviso la necessità di attivare tutte le misure necessarie, avendo altresì l'obiettivo di garantire il livello del servizio e di salvaguardare l'occupazione - ha aggiunto l'azienda - in attesa di conoscere le specifiche e l'iter della gara sull'unico lotto regionale".

Amt "è impegnata ad avviare da subito un confronto con le organizzazioni sindacali volto alla rinegoziazione di tutte le pattuizioni collettive di secondo livello, con l'esclusione delle specifiche parti che riguardano il contratto di solidarietà. La comunicazione formale alle Organizzazioni sindacali della disdetta di tali pattuizioni a far data dal 2 febbraio 2015 è da intendersi in funzione di tale impegno".

A seguito della proroga stabilita dalla legge regionale del 6/8/2014 dell'attuale servizio gestito da Amt fino al 31/12/2015 e alle conseguenti determinazioni assunte dal Comune di Genova, in merito al proprio impegno economico-finanziario, l'assemblea della Società ha approvato il bilancio relativo all'esercizio 2013 con utile di euro 83.213 e un patrimonio netto di euro 9.129.610. L'azienda ha confermato la previsione di chiusura dell'esercizio 2014 vicina al pareggio di bilancio.