cronaca

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Contro le privatizzazioni e contro le mancate decisioni di Regione e Comune. Si è svolto in Valbisagno, nel cantiere della Volpara, un presidio dei dipendenti di Amiu. “Dispiace soprattutto per i cittadini, perché dietro questo fallimento ci sono dei cittadini che ne pagano il prezzo nelle bollette”, dicono i lavoratori.

I manifestanti hanno impedito ai camion di accedere al sito della Volpara. “In un servizio pubblico come l’Amiu il compito di portare fuori i rifiuti spetti ai lavoratori che sono qua. Non devono essere fatti degli appalti. Abbiamo autisti e mezzi: perché dobbiamo dare appalti esterni?”, si chiedono i lavoratori.

Trapela grande incertezza nelle dichiarazioni dei lavoratori di Amiu. “Ci troviamo in una situazione in cui non sappiamo che fine faremo. Non sappiamo dove faranno gli impianti perché Comune e Regione non hanno deciso ancora niente. Speravamo che la Regione ci desse delle risposte, ma ha rimandato a venerdì”.

In mattinata si è svolto un incontro tra i dirigenti sindacali e l’assessore regionale al Lavoro Enrico Vesco, al termine del quale si è decisa l’apertura di un tavolo di confronto con gli assessori competenti sulla situazione di Amiu. Il tavolo si aprirà il 28 novembre e potrebbe rappresentare il primo passo verso la dichiarazione dello stato di crisi.

Prima dell’incontro, i lavoratori si erano resi protagonisti di una marcia lungo le strade del centro che ha creato alcuni disagi al traffico. In diverse centinaia hanno sfilato in corteo con pettorine fatte con sacchi della spazzatura e la scritta "non buttateci via".

Intanto l'Autorità di garanzia per gli scioperi ha inviato una richiesta di informazioni urgente al Prefetto, al sindaco di Genova e all'azienda Amiu sul blocco del servizio di igiene ambientale nella città, "con gravi disagi alla mobilità della cittadinanza, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per eventuali interventi, anche sanzionatori, di competenza dell'Autorità stessa".

Lo rende noto un comunicato dell'Autorità nel quale si afferma che in particolare, è stato chiesto "se l'astensione, come riportato dalle notizie di stampa, risulti essere stata proclamata da soggetti collettivi, invitando gli organi in indirizzo a trasmettere l'atto di proclamazione dello sciopero".