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Maggioranza in crisi, l'opposizione tenta il colpo di mano: è bagarre
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 Sprint finale col fiatone per il tormentone Amiu-Iren: la delibera che sancisce l’aggregazione industriale approda in Consiglio comunale a Genova per la discussione finale. In Consiglio è scoppiata la bagarre dopo che le opposizioni hanno ritirato di colpo gli oltre cento emendamenti presentati, quando si sono accorti che la maggioranza non avrebbe avuto i numeri per il sì. A quel punto i consiglieri a sostegno della giunta hanno cercato di produrre altri emendamenti per ritardare la votazione. Per il verdetto decisivo si dovrà aspettare probabilmente venerdì.

Nel frattempo è andato in scena lo sciopero del settore igiene urbana con presidio di Cisl, Uil e Usb sotto Palazzo Tursi, in via Garibaldi, e manifestazione in città. Il fronte sindacale è diviso tra chi si rassegna alla fusione e chi contesta anche il nuovo disegno, considerato lontano anni luce dall’accordo sottoscritto a luglio. Netta opposizione anche dai commercianti, che non vogliono sentir parlare di aumenti sulla Tari.

“Questa è una delibera inficiata dal metodo più che dal merito. E se verrà votata, esprimerà comunque una maggioranza che non c’è. È da due anni che questa amministrazione non ce l'ha”. A parlare è una consigliera che proprio della maggioranza fa parte, Cristina Lodi del Pd. Il suo ‘sì’ sarà di fondamentale importanza, come tutti gli altri, perché a conti fatti la delibera potrebbe passare con un solo voto di scarto. Tra probabili assenti e astenuti dovrebbe finire 17-16, per gli amanti degli score sportivi. Tutto al netto di franchi tiratori, sgambetti e conversioni dell’ultima ora. Ago della bilancia dovrebbe essere la Lista Doria, che stavolta voterebbe compatta a favore della giunta (l’ultima volta da qui arrivarono due defezioni). C’è chi dice che l’esito del voto sarà un anticipo delle alleanze per le prossime elezioni.

Tante le perplessità residue sull’operazione. Iren entrerebbe in Amiu col 49% del capitale, destinato a salire fino al 69% in una seconda fase. Il recupero degli extracosti, 130 milioni generati dalla chiusura di Scarpino, avverrà con aumenti sulla Tari stimati tra il 6 e il 7% in dieci anni. Iren si impegnerebbe a costruire gli impianti (Scarpino 3, separatore, biodigestore) ma il piano industriale resta fumoso sulla raccolta differenziata: non ci sono riferimenti precisi al piano Conai. In caso di nuovo stop in Consiglio, il sindaco Doria presenterà una terza delibera con vertiginosi aumenti sulla Tari per rientrare dai debiti, minacciando in caso contrario di portare i libri in tribunale.


DELIBERA RINVIATA A VENERDI - Il presidente del Consiglio comunale di Genova Giorgio Guerello ha accolto la richiesta dell'assessore al Bilancio Franco Miceli di ''rinviare a domattina l'iter della delibera Amiu-Iren per sentire durante questa notte il parere di Iren su cinque emendamenti di maggioranza poiché modificano in modo sostanziale la trattativa Comune-Iren''. Una decisione presa tra le proteste dei manifestanti sugli spalti che hanno urlato 'vergogna' e 'siete scandalosi'. Un manifestante era già stato allontanato dall'aula poco prima dai vigili urbani. ''Mi assumo la responsabilità di permettere un approfondimento, indipendentemente dalle mie idee politiche ma in piena coscienza, - ha detto Guerello -. La sospensione dell'iter procedurale di una delibera è una consuetudine, per la reale necessità di negoziare con Iren per il bene della città''.

RICHIESTO IL RINVIO A VENERDI - E' durata un'ora e un quarto la sospensione dei lavori del Consiglio comunale di Genova chiesta dalla giunta Doria. Con la contrarietà della maggioranza dei capigruppo l'assessore al Bilancio Franco Miceli ha chiesto al presidente dell'assemblea Giorgio Guerello un rinvio a domattina dei lavori dell'assemblea per ''sentire il parere di Iren sui cinque emendamenti rimasti della maggioranza poiché modificano in modo sostanziale la trattativa Comune-Iren''. La decisione del rinvio spetta al presidente dell'assemblea. La discussione sulla proposta è in corso.

NUOVA SOSPENSIONE IN CONSIGLIO -
La Giunta in difficoltà, senza i numeri per approvare la pratica ha chiesto e ottenuto una sospensione dei lavori per una conferenza dei capigruppo. La maggioranza sta facendo i conti, sono tre i consiglieri comunali ancora assenti: Enrico Musso propenso per il no, Alberto Pandolfo e Pietro Salemi propensi per il sì. Subito dopo sono iniziate le urla di protesta da parte dei manifestanti presenti in aula.

LE INDAGIN
I - Intanto proseguono le indagini da parte della procura di Genova. Secondo il pm Francesco Cardona Albini l'avviso di manifestazione di interesse per la ricerca di un partner per Amiu sarebbe stato costruito ad arte per Iren e impedire ad altre società di partecipare. 

CAOS IN AULA - A sorpresa FdS, Effetto Genova, M5S e Lista Musso hanno ritirato tutti gli ordini del giorno e gli emendamenti presentati in Consiglio comunale a Genova alla delibera per aggregare l'azienda per la raccolta dei rifiuti Amiu con Iren Ambiente. Il blitz dell'opposizione mira ad anticipare il voto, perché a causa di alcune assenze la giunta Doria non ha i numeri per approvare la pratica. La seduta è stata sospesa perché gran parte della maggioranza e il presidente dell'assemblea Giorgio Guerello sono usciti dall'aula.

Sono 40 su 41 gli ordini del giorno e 116 su 124 gli emendamenti ritirati. Tra le urla del pubblico sugli spalti la capogruppo di Forza Italia Lilli Lauro, regista del blitz, nel frattempo ha preso il microfono della presidenza dell'assemblea dicendo ''come eletta voglio il presidente del Consiglio in aula, dov'è? Perchè i lavori non ricominciano? Presidente dove sei? La maggioranza sta scrivendo gli emendamenti?''. ''Quando la seduta è sospesa, chiunque può lasciare l'aula - replica il presidente Giorgio Guerello tornato in aula - sono residuati 6 emendamenti, cominciamo a illustrarli''. La maggioranza ne sta scrivendo altri per allungare i tempi e rimandare al voto a domani.

PIOGGIA DI EMENDAMENTI - Sono stati presentati 124 emendamenti e 41 ordini del giorno. La seduta è ripresa dopo le 14 mentre continua il presidio di lavoratori sotto la sede del Comune. Il voto è previsto per venerdì.

IREN APPROVA LA FUSIONE - Il Cda di Iren ha approvato il progetto di integrazione con Amiu, l'azienda genovese che si occupa della raccolta dei rifiuti, la cui attuazione è subordinata all'approvazione da parte del Consiglio Comunale di Genova. L'obiettivo dell'operazione, si legge in una nota di Iren, è realizzare una partnership che consenta di ottimizzare il piano industriale di Amiu, avviando il piano degli investimenti, migliorando le attuali performance di raccolta differenziata, recupero e riciclaggio al fine di conseguire gli obiettivi previsti dalla normativa vigente e lo sviluppo di nuove linee di business.

CONSIGLIO SOSPESO - Il Consiglio comunale di Genova sulla delibera per aggregare Amiu con Iren Ambiente è stato nuovamente sospeso, fino alle 14, formalmente per una pausa d'approfondimento chiesta da FdI-An. In realtà per permettere ai consiglieri dell'intero centrodestra di partecipare alla conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco della coalizione Marco Bucci, a cui partecipano Giorgia Meloni, Giovanni Toti e Matteo Salvini. Sono 123 gli emendamenti presentati in larga parte dall'opposizione per fare ostruzionismo alla delibera Amiu-Iren, che quasi sicuramente non sarà votata nella seduta odierna del consiglio comunale ma in quella già convocata per domani.

lavori in Consiglio sono cominciati alle 9.30, come da programma. 31 i consiglieri presenti all'appello. Sugli spalti una quarantina di manifestanti contrari alla fusione.