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Il cardinale punta il dito sulle responsabilità delle autorità
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Le amministrazioni e il governo centrale devono "intervenire su tre fronti: primo iniziare veramente e portare a conclusione le opere pubbliche; secondo intervenire sui mutui che ancora nel 2011 sono stati accesi e questa gente non li ha ancora estinti, quindi intervenire sui mutui per facilitare; e terzo dare dei contributi senza burocrazia perché la gente ha bisogno di sentire che lo Stato è vicino". Lo chiede, dopo le alluvioni dei giorni scorsi, il cardinale di Genova, Angelo Bagnasco. 

Il cardinale  punta il dito sulle responsabilità delle autorità.
"Le risorse ci sono e quindi devono iniziare subito i lavori per la messa in sicurezza del Bisagno. E' vero che le situazioni climatiche tutti ormai le riconosciamo essere diversificate, a volte anche con una dose di imprevisto che complica tutto. Però la manutenzione non c'è, per lo meno non è sufficiente. Dal 2011 a oggi ci chiediamo tutti che cosa sia stato fatto. So che ci sono dei blocchi della magistratura, così si dice, che possono a volte fermare i lavori per motivi particolari, però questa situazione non può assolutamente essere accettata, tanto più che sappiamo che le risorse finanziarie c'erano, ci sono, quindi devono assolutamente iniziare i lavori per ripulire il Bisagno, gli altri rivoli, gli altri torrenti di Genova e della Liguria", ha concluso il presidente della Cei.