cronaca

Lo sostiene l'avvocato Olcese
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"L'ex sindaco Marta Vincenzi aveva l'obbligo di vigilare sulle condotte dell'allora assessore Francesco Scidone e dei tecnici. Non solo si è disinteressata ma ha anche condiviso l'imprudente decisione di non chiudere le scuole". E' quanto ha sostenuto l'avvocato Emanuele Olcese, difensore di una delle parti civili, nel corso della sua arringa nel processo per l'alluvione del 2011 costato la vita a sei donne, di cui due bambine. "La condotta dei presidi - ha proseguito il legale che assiste la famiglia di Serena Costa - avveniva sotto gli occhi del Coc, il Centro operativo comunale, che non ha fatto nulla per scongiurare quanto avvenuto".

Alla scorsa udienza, il procuratore generale Luigi Cavadini Lenuzza aveva chiesto la conferma della condanna a 5 anni per l'ex sindaco Vincenzi, accusata di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e falso, oltre alla conferma della condanna a quattro anni e nove mesi per l'ex assessore comunale alla protezione civile Francesco Scidone e a 4 anni e 5 mesi per il dirigente comunale Gianfranco Delponte. Il pg aveva chiesto inoltre la trasmissione degli atti alla procura per i dirigenti scolastici che decisero di far uscire i ragazzi dalle scuole nonostante la situazione di pericolo e che ora potrebbero ritrovarsi a loro volta indagati per disastro colposo.