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"Non è accettabile che in una società civile la conseguenza di un nubifragio diventi una catastrofe. Le amministrazioni locali devono avere il coraggio e la serietà, che spesso sono mancate, di vietare le costruzioni in zone ad alto rischio idrogeologico". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti in aula al Senato, nell'informativa urgente sui recenti fenomeni alluvionali, parlando della necessità di prevenzione.  

Il ministro ha rilevato che "ognuno è chiamato a fare la sua parte, Enti locali e Stato Centrale, perché in tema di prevenzione le accortezze non bastano mai per evitare incidenti come quelli già visti e che da anni si ripetono drammaticamente. Forse perché non prevedibili, certo. O forse perché sottovalutati". Investire sulla prevenzione, cambiare la mentalità nella progettazione e impegnarsi in una pulizia ordinaria e periodica degli alvei dei fiumi. Sono questi i tre elementi essenziali da attuare per evitare che si ripresentino situazioni di questo genere secondo il ministro.

Le cause dell'attuale condizione di dissesto idrogeologico per Galletti "vanno ricercate, oltre che dagli effetti dipendenti dai cambiamenti climatici, negli errori progettuali che hanno condotto, molto spesso, alla regimentazione e all'intubamento dei corsi d'acqua. Si pensi, per stare sull'attualità, ai fiumi Seveso a Milano, e Bisagno a Genova. E nell'eccessivo consumo di suolo dovuto alla speculazione edilizia e all'urbanizzazione senza regole che hanno trasformato radicalmente la morfologia dei suoli". 

Per quanto riguarda Genova, Galletti ha ripercorso gli eventi della notte di giovedì 9 ottobre. “Tra le 21 e le 24 si sono registrate precipitazioni molto intense e localizzate, ad oggi non prevedibili”, ha detto il ministro. “Sono caduti oltre 130 mm all’ora causando le esondazioni dei torrenti. Il Bisagno dalle 22 alle 24 ha superato i 5,6 m di quota idrogeometrica e, alle ore 23.30, è esondato nella zona tra Marassi e la Foce, causando il decesso di un uomo”. Il ministro dell’Ambiente ha poi ricordato che sono state arrestate 22 persone per sciaccallagio, 224 i genovesi evacuati.

Dopo il ministro, il momento dell'intervento dei senatori.

Aldo Di Biagio (Per l'Italia) - "Servono risorse, iniziative coordinate e un piano di opera almeno ventennale. Serve uno stanziamento annuale di risorse a livello nazionale. E, infine, serve rafforzzare il raccordo con l'Europa".

Maurizio Rossi (Misto/Liguria Civica) - "A Genova le piccole attività, commercianti e artigiani, oltre alle migliaia di cittadini, hanno pagato il prezzo più alto e sono stati lasciati soli nel 'fango'. Per questo è necessario che Governo, Regione e Comune si facciano carico, una volta per tutte, di questa emergenza". Il senatore genovese ha consegnato al ministro una lettera delle associazioni di categoria delle Piccole Imprese.

Serenella Fucsia (Movimento 5 Stelle) - "I giornali degli anni '50 raccontano gli stessi fatti di oggi. Significa che nulla è stato fatto. Anzi, si è solo cementificato. Nelle pubbliche amministrazioni ci sono dirigenti che non saprebbero progettare nemmeno la cuccia del proprio cane".

Roberto Ruta (Partito Democratico) - "Una migliore gestione del suolo avrebbe ripercussioni positive sul settore agricolo. Il suolo è un bene comune da tutelare per le generazioni future".

Lucio Tarquinio (Forza Italia) - "Tante passerelle politiche nel Gargano, poi quelle persone sono state dimenticate. Vogliamo capire per il Gargano e per Genova cosa ci sarà nella legge di stabilità. Chi governa deve dare dei fatti".

Le conclusioni del ministro -
"Gli interventi di tutti i gruppi politici hanno dimostrato che la priorità assoluta deve andare al dissesto idrogeologico". Galletti auspica un patto tra Governo e Parlamento "per recuperare il tempo negli anni passati. La legislazione è troppo complicata, si potrebbero spendere già 2,3 miliardi". Per il ministro si può "attingere dal Fondo di coesione diffondendo una maggiore cultura di rispetto del territorio. Voglio rinnovare appello del Governo al Parlamento per approvazione dei Dl su difesa del suolo ed ecoreati". 

Il clamore della piazza a Genova con la manifestazione #OraBasta non è passata inosservata anche durante i lavori al Senato. "Dai cittadini arriva una richiesta di assunzione di responsabilità della politica A Genova oggi è accaduto questo, una richiesta dei cittadini che non possiamo sottovalutare", ha concluso il ministro Galletti.