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In corso l'audizione di Burlando e Doria al Senato
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L'audizione di Buralndo e Gabrielli a Commissioni congiunte (Lavori pubblici e Ambiente) del Senato sul tema dell'alluvione si è conclusa con un attacco deciso al governatore ligure. L'intervento del presidente Claudio Burlando è stato seguito inoltre da una contestazione dei commissari per la scarsità del tempo a disposizione per le ottenere risposte alle tante domande. Dopo il governatore è toccato al direttore della Protezione civile Franco Gabrielli con un intervento duro e polemico nei confronti del comportamento di Regione Liguria. A causa del protrarsi delle audizioni sull'alluvione di Genova in commissione ambiente e lavori pubblici la riunione è stata sospesa alle 16.30 prima che il sindaco Marco Doria potesse svolgere il proprio intervento. D'intesa col presidente della Commissione, sarà fissato un nuovo appuntamento.


AUDIZIONE BURLANDO - 
Finché non saranno conclusi tutti i lavori sul Bisagno, la zona di Genova interessata dal fiume "sarà sempre esposta ad un rischio molto grande". Lo ha detto il presidente della Liguria Claudio Burlando, sentito al Senato sull'alluvione che ha colpito il capoluogo ligure agli inizi di ottobre, sottolineando che senza una "solidarietà nazionale" le imprese e i commercianti colpiti dall'alluvione "non se la potranno cavare". Nella legge di Stabilità, è la richiesta di Burlando, il governo dovrebbe stanziare altri 50 milioni per aiutare chi ha perso tutto con l'alluvione. "Serve uno sforzo equilibrato tra centro e periferia, altrimenti l'area non ce la farà a riprendersi".

Il governatore ha poi ricordato che a giorni partiranno finalmente i lavori del secondo lotto del Bisagno, quello già finanziato e rimasto bloccato per 4 anni. Dopo dovranno partire quelli del terzo lotto, che devono essere ancora finanziati e che potrebbero essere appaltati nel corso del prossimo anno. Si tratta comunque di lavori per 4-5 anni, nei quali, ribadisce Burlando, "tutta la zona sarà ancora a rischio", perché un "miglioramento significativo si avrà con terzo e ultimo lotto". Quindi "dovremmo lavorare molto sull' autoprotezione". Quanto ai fondi a disposizione, Burlando ha sostenuto che c'è già un "accordo politico" per far sì che nello Sblocca Italia, 25 dei 110 milioni previsti vengano destinati a Genova. Di questi 7 sono per la messa in sicurezza del Chiaravagna, a Sestri Levante, e 18 per il terzo lotto del Bisagno. 

AUDIZIONE GABRIELLI - Per il responsabile della Protezione civile nazionale durante l'alluvione del 9 ottobre "non c’è stata una risposta adeguata dalla Regione Liguria. Perché io la mattina del sabato sono andato a Genova, ho chiesto se ci fosse la necessità di movimentare le colonne nazionali e chi era presente a quel consesso non ha potuto non ascoltare che io ho detto 'lasciamo da parte le polemiche sull’allerta meteo, adesso la cosa più importante è far sentire ai cittadini la vicinanza delle istituzioni'. Anche perché io, venendo dall’aeroporto, non avevo visto una divisa di un volontario e una divisa di un vigile del fuoco. E ho chiesto per ben due volte se ci fosse stata la necessità di mobilitare le colonne nazionali. Quando mi è stato detto che non era necessario, l’ho ritenuto una cosa normale – una regione che ha 6.700 volontari può fare tranquillamente da sé. Il sistema nazionale è stato allertato alle ore 12 della domenica successiva e il giorno dopo su tutti i giornali si leggevano titoli della serie ‘lasciati soli’, cose che non si sono verificate in altre realtà dove evidentemente la risposta è stata adeguata".

Il tono di Gabrielli durante l'audizione è secco quanto deciso nei confronti del governatore. “Burlando non è ben chiaro. La Protezione civile è responsabile solo della protezione non strutturale. Chi afferma il contrario dice qualcosa ‘contra legem’. Le grandi opere non spettano alla Protezione civile”. Per quanto riguarda l'allerta meteo "la titolarità spetta ai Centri Funzionali. La Liguria appartiene ai quel tipo di centri meno cautelativi, ma che fanno previsioni più precise. Le previsioni Arpal di quel giorno sono state perfette al millimetro. Dalle 22 sono poi caduti 135 mm di pioggia che hanno cambiato tutto".

Poi Gabrielli affonda il colpo sulla responsabilità delle Regioni. "Le risorse messe in camponon erano evidentemente sufficienti e la Liguria non ha procedure di criticità ordinaria come molte altre regioni". Poi ha aggiunto, "questa ricerca sempre del capro espiatorio è sbagliata: dobbiamo essere più Paese e anziché ammazzare il sindaco di turno, dovremmo essere al suo fianco". E proprio per questo motivo, Gabrielli ha difeso l'operato degli enti locali liguri in occasione dell'alluvione, senza negare che vi siano stati dei problemi. "fino alle 22 la previsione dell'Arpal è stata corretta al millimetro. "Dobbiamo finirla di crocifiggere i sindaci a seconda degli schieramenti politici: i sindaci sono il terminale del sistema di protezione civile e sono i soggetti più esposti, spediti al fronte di una guerra senza gli strumenti per fronteggiarla", ha concluso Gabrielli.

DOSSIER - Il senatore Maurizio Rossi (Gruppo Misto/Liguria Civica) ha presentato all'audizione al Senato sull'alluvione a Genova un corposo fascicolo che rappresenta l'inizio di un lavoro in evoluzione che serve a riepilogare in modo dettagliato tutto quello che è accaduto il 9 ottobre nel capoluogo ligure.

Rossi ha messo il suo dossier a disposizione degli auditi di oggi alle commissioni riunite lavori Pubblici e Ambiente: il presidente della Regione Liguria Burlando, il Capo della Protezione civile Gabrielli e il sindaco di Genova Doria "affinché possano spiegare le rispettive posizioni" afferma il senatore ligure. Questa sorta di cronistoria parte dall' 8 ottobre "per far comprendere come vi erano tutti gli elementi per capire e prevedere la gravità della situazione" come spiega Rossi in una nota.