cronaca

1 minuto e 17 secondi di lettura
E' iniziato ed è stato subito rinviato all'8 ottobre il processo a carico dell'ex sindaco di Genova Marta Vincenzi e altri cinque indagati nell'inchiesta sull'alluvione causata dall'esondazione del rio Fereggiano che il 4 novembre 2011 provocò la morte di quattro donne e due bambine. Nel corso della prima udienza, celebrata davanti al giudice monocratico Adriana Petri, è stato fatto un primo calendario, con udienze che andranno avanti fino al 24 marzo.

Nel complesso accusa e difesa hanno citato 150 testimoni. A processo con l'ex sindaco, anche l'ex assessore Francesco Scidone, i dirigenti comunali Gianfranco Delponte e Pierpaolo Cha, l'ex capo della Protezione civile comunale, Sandro Gambelli, e l'ex responsabile delle associazioni di Protezione civile, Roberto Gabutti. I primi cinque sono accusati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo, falso e calunnia. Gabutti invece deve rispondere di falso e calunnia. In aula erano presenti i familiari delle vittime e Cha, Delponte, Gambelli.

Secondo gli inquirenti, in quella occasione l'intervento della protezione civile non venne sollecitato in maniera opportuna. Le strade e le scuole a rischio non furono chiuse e ai presidi degli istituti non venne ordinato di non fare uscire gli alunni. Al sindaco e agli altri quattro indagati viene contestata anche la gestione della circolazione stradale che non fu bloccata.

Il Comune di Genova risarcirà i parenti delle vittime dell'alluvione. L'avvocato Andrea Vernazza, che affianca la difesa dell'amministrazione pubblica, nei prossimi giorni invierà un avviso ai legali delle vittime per organizzare un incontro con le compagnie assicurative e i funzionari comunali per avviare le trattative per i risarcimenti.