cronaca

A oltre sei anni di distanza, il verdetto potrebbe arrivare oggi
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 Potrebbe essere oggi il giorno in cui verrà pronunciata la sentenza in merito ai fatti dell’alluvione 2011 e alla responsabilità dell’ex sindaco Marta Vincenzi e dei suoi collaboratori. Ultimo verdetto dei giudici della Corte d’Appello di Genova prima di un eventuale passaggio di legittimità in Cassazione: sei le vittime che il 4 novembre 2011 sono rimaste travolte dall’esondazione del fiume Ferreggiano, ma di chi è la colpa?

La prima cittadina è stata accusata di non aver chiusole scuole e la circolazione del traffico, nonostante le previsioni meteorologiche. Proprio per questo in prima battuta la condanna per omicidio colposo plurimo era stata di 5 anni per la Vincenzi, di 4 anni e 9 mesi l’ex assessore comunale alla Protezione civile Francesco Scidone e di 4 anni e 5 mesi il responsabile per la sicurezza in municipio Gianfranco Delponte. A quest’ultimo è stata attribuita anche la falsificazione a posteriori della ricostruzione dell’evento, poiché era stata retrodatata l’ora della piena in modo tale da farla sembrare imprevedibile.

L’avvocato difensore Franco Coppi dell’ex sindaco ha chiesto l’assoluzione, sostenendo che la colpa di questa tragedia sia del volontario della protezione civile che non era sul posto per controllare lo stato del torrente e del preside che aveva lasciato uscire i ragazzi da scuola.

Un ricordo va alle vittime: la mamma di Gioia e Janissa, due bimbe di 8 anni e 10 mesi, Shpresa Djala, che era appena andata a prenderle a scuola come la diciottenne Serena Costa che doveva recuperare il fratello minore e Angela Chiaramonte che aveva appena sentito al telefono il figlio bloccato in classe. L’ultima vittima è stata l’edicolante Evelina Pietranera, cinquantenne che stava rientrando a casa.