cronaca

In via Fereggiano morirono sei persone
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Per oggi è attesa la sentenza del processo per l’alluvione del 2011 a Genova, in cui sono imputati, tra gli altri, l’ex sindaco Marta Vincenzi e l’ex assessore Francesco Scidone.

Le accuse sono a vario titolo di omicidio colposo plurimo, disastro e falso, per aver fabbricato il verbale falso che, modificando la scansione degli eventi, alleviava le responsabilità dei vertici di Tursi e della protezione civile.

Sei anni e un mese. Questa è la condanna chiesta per l’ex sindaco di Genova Marta Vincenzi, per le conseguenze dell’alluvione che nel 2011 colpì il capoluogo ligure. A fare la richiesta è stato il pm Luca Scorza Azzarà. Oltre alla Vincenzi, sono imputati l'ex assessore comunale Francesco Scidone (per il quale sono stati chiesti 5 anni e 11 mesi), i tre dirigenti comunali Gianfranco Delponte, Pierpaolo Cha e Sandro Gambelli (chiesti rispettivamente 4 anni e sette mesi e 15 giorni ai primi due e quattro anni e un mese). Per Roberto Gabutti, coordinatore dei volontari di protezione civile, accusato solo di calunnia, il pm ha chiesto un anno e 5 mesi.

Le vittime furono 6, tutte decedute in via Fereggiano: una madre con le sue due figlie di 1 e 8 anni rifugiatesi in un portone; una diciannovenne; una donna e l'edicolante travolta con il suo chiosco all'incrocio tra via Fereggiano, corso De Stefanis e corso Sardegna