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Il ministro degli Interni ospite di Primocanale
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Il ministro degli Interni, Angelino Alfano, è stato ospite della redazione di Primocanale. Intervistato dal direttore Luigi Leone ,il leader del Nuovo Centrodestra ha parlato a ruota libera di tutto, dalle elezioni regionali ai migranti, fino alle forze dell'ordine e al reato di tortura.

CAMPAGNA ELETTORALE - La campagna elettorale per le regionali ha trascurato i temi del territorio, concentrandosi sui temi nazionali. In Campania Caldoro si è lamentato che ha dovuto parlare tutto il tempo dell’incandidabilità di De Luca, invece dei problemi della regione. Non è il bene di questo paese. Noi, invece, ci siamo preoccupati dei programmi. Siamo gli unici ad aggregare mentre gli altri si dividono (vedi Grillo, Lega, Forza Italia, il Pd in Liguria neanche a dirlo). Noi siamo quelli che stanno meglio. Area popolare è l’unico soggetto che unisce i moderati, mentre gli altri si dividono.

ALLEANZE - È chiarissimo il punto di discrimine delle alleanze: mai col Partito Democratico. Abbiamo portato noi il nome popolare, il brand del popolarismo. Noi al governo con Renzi in un momento di emergenza nazionale, per realizzare le riforme necessarie, ma il nostro destino non sta a sinistra. Infatti in nessuna delle sette regioni siamo col Pd.

NCD A LUNGO STAMPELLA DEL PD? - È stato il Pd a strizzare l’occhio a noi. Noi abbiamo fatto una scelta di coerenza con il governo nazionale. C’erano delibere non approvando le quali avremmo fatto il male dei liguri. Stava finendo la legislatura, col presidente non ricandidato. C’era in ballo l’efficienza dell’amministrazione. Questione rapporto con Pd? Siamo stati noi, semmai, a far esplodere le contraddizioni nella sinistra ligure, favorendo la risalita del centrodestra. La Liguria può diventare modello di una spaccatura a sinistra contagiosa a livello nazionale.

RENZI SUCCESSORE DI BERLUSCONI? - Ha mandato a casa più comunisti Renzi in 20 mesi che Berlusconi in 20 anni. Abbiamo trovato una sinistra riformatrice e non vetero-comunista. Salvini è uno che cambia idea più velocemente di come cambia le felpe. In Veneto sosteniamo Tosi, contro Salvini. Uno che dice “usciamo dall’euro”. Ma così andiamo a sbattere. Berlusconi, quello che sollevava la coppa del numero 1, oggi è quarto, sceso dal podio. È amaro per me constatare che il Pdl due anni fa era al 29%, oggi al 12%, da quando ha voluto rifare Forza Italia. Fin quando c’eravamo noi, sfioravamo il 30.

QUESTIONE MIGRANTI - Nei miei confronti Salvini ha una fissazione, una malattia. Da lui ho ricevuto attacchi selvaggi. Chi ha occhi per vedere sa che il ministro degli Interni significa che mi occupo dell’Italia, non posso sconfinare in Libia. Noi abbiamo avuto un disastro a Lampedusa, l’Europa ci ha lasciato soli. Salvini oggi compie 2988 giorni di presenza a Strasburgo e ci viene sempre a dire cosa dovrebbe fare l’Europa. Perché non si mette una felpa con scritto “Strasburgo” e ci viene a dire cosa ha fatto lui in Europa? L’Italia a questo destino l’ha consegnata la geografia. Io oggi mi sento gratificato sul piano personale. Dopo un anno di aggressioni selvagge di Salvini, tutti hanno capito che la questione libica è un tema internazionale. Oggi la verità è venuta a galla.

REATO TORTURA - Sono convinto che vada punito, ma con un confine visibile, alto, rispetto alla tentazione di punire i poliziotti che fanno il loro dovere. Noi non possiamo far percepire ai poliziotti che, se intervengono a difendere i cittadini, rischiano di essere puniti. Gli italiani possono fidarsi della propria polizia. Io stesso sono intervenuto contro chi sui social sosteneva i colleghi della Diaz. Tutto il sostegno possibile ai poliziotti, siamo dalla loro parte.

FORZE DELL’ORDINE: RISORSE CARENTI? - Nel governo Berlusconi, con Maroni ministro dell’Interno, era stato bloccato il salario delle forze dell’ordine. Io l’ho sbloccato, come ho sbloccato il turn over. In più ho stanziato 700 milioni a comparto sicurezza. Soldi presi dai beni confiscati alla mafia. Il saldo di questi miei due anni è certamente positivo dal punto di vista degli stanziamenti e delle regole. Aggiungo: abbiamo aumentato il numero dei militari. Negli ultimi tre giorni abbiamo fatto diverse operazioni contro mafiosi e scafisti.

ACCORPAMENTO FORZE DELL’ORDINE? - Il progetto è quello di ridurre da 5 a 4 le forze di polizia e accentuare singole competenze. Nessun uomo in meno nelle strade, anzi di più grazie alle nuove assunzioni, e risparmi da reinvestire nel comparto sicurezza.