La buona notizia è che i consumi nella popolazione adulta maschile sono in calo, la cattiva è che invece la diffusione dell'alcol tra i giovani è ancora in crescita.E' la fotografia della Liguria scattata a Roma durante l'Alcohol Prevention day dell'Istituto Superiore della Sanità nel quale sono stati forniti i dati della diffusione dell'alcol nel 2016 con il rapporto istat realizzato con un campione di famiglie su base nazionale e regionale.
Nel confronto tra la nostra regione è il resto del paese emerge che il 74,9% degli uomini si dichiara consumatore contro il 77,9% nazionale. La Liguria ha però un numero più alto della media di donne, il 55,9% contro il 52% del dato nazionale.
Il tasto dolente arriva dai giovani. Tra i 16 e i 17 anni il 48% dei ragazzi e il 33% delle ragazze si dichiara consumatore. Il picco lo si raggiunge tra i 21 e i 25 anni con il 78,7% di maschi e il 61,2% di femmine con un picco di ubriacature tra le donne che raggiunge il 23,3%.
Dai 18 ai 25 anni il 22-24% della popolazione maschile e il 9-10% di quella femminile e’ a rischio di sviluppare una malattia da alcol. Dati allarmanti che fanno il paio con quelli in possesso del Centro Alcologico Ligure dell'ospedale San Martino di Genova.
E allora ecco lo strumento per combattere la diffusione del fenomeno: l'educazione soprattutto nel periodo 11-14 anni.
Gli incontri nelle scuole proseguono, ma al Centro Alcologico Ligure guidato dal prof. Gianni Testino si lavora per un ulteriore passo avanti nell'educazioni ai corretti stili di vita.
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