cronaca

Sarà interrogato dalla Digos
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 Sarà convocato dagli investigatori della Digos nelle prossime ore l'antifascista accoltellato alla schiena venerdì sera in piazza Tommaseo. L'uomo è stato identificato grazie al referto del pronto soccorso dell'ospedale Galliera. Sette giorni di prognosi, dice il referto, ma per la Digos e la Procura di Genova se il fendente, che ha lacerato maglia e giubbotto prima di arrivare nella parte bassa della schiena, avesse colpito un po' più in alto avrebbe anche potuto essere mortale.


Per questo gli inquirenti hanno aperto un fascicolo per tentato omicidio. Per sopperire alla mancanza di una denuncia formale, oltre al ferito convocheranno a breve anche gli altri attivisti che hanno partecipato al volantinaggio. Solo in un secondo momento saranno convocati i militanti di Casapound che si trovavano in sede quella sera e che sono stati tutti identificati: sono quasi tutti genovesi e molto giovani. Alcuni farebbero parte dell'associazione giovanile di CasaPound Blocco Studentesco.


Questo elemento viene confermato anche da uno degli attivisti che ha partecipato al volantinaggio culminato nell'aggressione: "Quelli che ci sono venuti addosso erano tutti giovanissimi e tutti uomini - racconta l'attivista che chiede di rimanere anonimo per timore di ritorsioni - al contrario di quello che hanno scritto nel comunicato di Casapound di donne quella sera non ne abbiamo viste. Brandivano cinghie e bottiglie che hanno continuato a lanciarci fino in corso Buenos Aires".


L'attivista racconta che il volantinaggio era cominciato intorno alle 23 in piazza Alimonda: "A un certo punto abbiamo sentito urlare 'Daje, prendilo' e abbiamo visto venir giù di corsa dalla sede un primo gruppo. Siamo scappati verso corso Buenos Aires ma un gruppetto di 3-4 di noi è rimasto indietro ed è stato raggiunto. Non avevamo alcuna intenzione bellicosa, per questo ci siamo tenuti lontani dalla sede, volevamo solo fare controinformazione come già avevamo fatto in quella zona. L'azione è stata veloce, poi ho visto che il mio amico perdeva sangue dalla schiena".