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L'evento è organizzato dalla Scuola di Robotica e da RTS Events
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  “Dance with Robots”: sì, nel 2018 si può ballare con i robot. E a Genova accadrà l’11 aprile, in un evento esclusivo a Palazzo Reale.

“L’atmosfera ricorderà un po’ la scena del bar nel primo film di Star Wars”, racconta Gianluca Pedemonte della Scuola di Robotica, che assieme a RST Events organizza l'evento. “Soltanto che si tratterà di una sala da ballo diversa dal solito, dato che avremo a disposizione una delle stanze più belle del museo”.

Protagonisti della serata saranno i robot: Pepper e Nao scenderanno in pista a ritmo di musica, pronti a scatenarsi come se fossero presi dalla “Febbre del sabato sera”. Hanno già imparato svariate coreografie ma possono anche interagire spontaneamente con chi gli sta attorno.

Grande selezione per gli invitati: per partecipare è necessario compilare un form sul sito di RST. L’evento sarà comunque trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook.

L’idea lanciata da Luca Melchionda di Reset non è soltanto un’occasione per passare una serata un po’ diversa, ma anche per conoscere meglio l’operato di questa associazione genovese no profit che si occupa di divulgazione attraverso laboratori ed eventi, come le competizioni di umanoidi.

“Dal 2009 siamo ente formatore del MIUR per gli insegnanti. Organizziamo due competizioni: la First Lego League e la Nao Challenge, quest'ultima nteramente organizzata da noi per gli istituti scolastici dove lo scopo è quello di programmare un robot per realizzare degli scenari da applicare alla vita di tutti i giorni, come possa essere impiegato per l’aiuto di una persona anziana o di un bambino”, spiega Gianluca.

E le capacità di questi umanoidi ogni giorno aumentano sempre di più.
Nao è molto empatico e può rispondere alle domande, interagire, riconoscere i volti, ballare e recitare. Ha grande presenza scenica”, sorride il giovane ingegnere Andrea Germinario. "Pepper, invece, grazie al tablet è molto utile per mostrare delle informazioni e per questo è più adatto al desk".

Un passo verso un mondo dove i robot avranno sempre più capacità e faranno parte della nostra quotidianità. “Non dobbiamo aver paura di questa tecnologia. I robot ci sostituiranno nei lavori ripetitivi, noiosi e che non nobilitano l’uomo. Come in tutte le rivoluzioni industriali ci saranno nuovi posti di lavoro e altri che invece andranno persi, bisogna essere pronti a ricrearci in base alle nuove necessità”, conclude Andrea, che è felice di aver fatto la magistrale qui a Genova in elettronica.