cultura

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Colori saturi, molto spesso innaturali, nudi femminili piegati su loro stessi, pennellate decise, una ricerca di uno spazio e di una geometria non convenzionale, sono questi gli elementi principali del percorso artistico della Brucke tedesca, in mostra a palazzo Ducale a Genova, con la rassegna 'Da Kirchner a Nolde - L'espressionismo tedesco 1905-1913'. La mostra, curata da Magdalena direttrice del Brucke Museum di Berlino e da Stefano Zuffi, sarà aperta dal 5 marzo al 12 luglio a Palazzo Ducale.

Le opere esposte sono 150, tra dipinti, stampe e disegni dei fondatori del gruppo della Brucke, tutte provenienti dal Brucke Museum di Berlino. L'esposizione offre uno spaccato di un movimento che ha dato origine all'espressionismo tedesco, con i suoi fondatori: Ernst Ludwig Kirchner, Fritz Bleyl, Erich Heckel, e Karl Schmidt-Rottluff. "E' la stagione, breve ma intensa, di un movimento di studenti di architettura - commenta il curatore Stefano Zuffi - pieni di entusiasmo e di desiderio per il nuovo, con una poetica intensamente umana, di pienezza con il colore e adesione al paesaggio".

E' la città di Berlino, che idealmente, fa da sfondo a questa mostra, dove il visitatore viene proiettato in una parabola di opere, brucianti, ricche, intense, di un gruppo di artisti tedeschi, che nei primi anni del secolo scorso ha rotto i canoni dell'arte. Le loro opere sono una reazione all'arte di regime, per loro troppo rigida, austera e solida. La loro pittura si caratterizza per l'alterazione dello spazio, la definizione dei contorni netti, spesso accentuati dal nero, tinte forti e contrastanti.

Ad accogliere il visitatore è 'Artista-Marcella', di Kirchner, dipinto simbolo del movimento. Qui, una malinconia ragazza attira a se lo sguardo, e si perde nel verde intenso delle pennellate con una composizione che sembra ondeggiare. La mostra offre spazi collettivi e stanze dedicate ai vari artisti, con oli su tela e cartone a tempera, incisioni su legno, carboncini, pastelli e acquerelli su carta e litografie.