cronaca

In via dei Reggio, a due passi dal casello di Genova Pegli
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 “Questa modifica non serve a niente, piuttosto è meglio rendere maggiormente visibile questo attraversamento pedonale”. A parlare così sono i rappresentanti del comitato di quartiere di Multedo. Siamo in via dei Reggio nel mezzo del quartiere del ponente di Genova. A due passi da questa via c’è il casello di Genova Pegli. Qui transitano in continuazione auto, moto e camion. Il numero di mezzi pesanti in transito da questo casello dal giorno del crollo di Ponte Morandi è aumentato a dismisura.


Proprio appena sotto l’uscita del casello che conduce alla A10 c’è la famigerata curva al centro da sempre di proteste, lamentele e modifiche. Qui nella scorsa primavera un uomo è morto travolto proprio mentre attraversava la strada. Negli anni i residenti hanno più volte denunciato la pericolosità del tratto con i bambini diretti nella vicina scuola in costante pericolo. A questo si aggiunge poi che a causa dello spazio a disposizione i tir nel compiere la curva sono obbligati a invadere la corsia opposta. La conseguenza è ovvia. Gli incidenti in questo tratto di strada non mancano mai.

Ora il Comune di Genova ha deciso di prendere di petto la situazione e intervenire. Nel progetto è stato deciso di spostare di qualche metro più giù l‘attraversamento pedonale e dotare lo stesso di un semaforo a chiamata. L’idea messa sulle carte però non ha trovato d’accordo parte dei residenti. “Portare l’attraversamento più giù non serve a nulla. Il rimedio è peggio del male - spiega Sergio Di Antonio, presidente del comitato quartiere di Multedo -. La tracciatura fatta non permetterebbe comunque ai camion di svoltare rispettando la segnaletica”.

Nei piani del Comune anche l’idea di allargare la strada proprio dove si trova la curva. A queste misure si aggiunge anche il prolungamento del guard rail sul lato destro di chi esce dal casello e una segnaletica, sia verticale che orizzontale, più marcata . Sulla strada c’è già visibile la tracciatura proprio della segnaletica che sarà. Ma d’accordo con il presidente del comitato c'è Giancarlo Cannonero, anche lui del comitato quartiere di Multedo: “Se qualcuno brucia il semaforo si ritroverà davanti i pedoni che attraversano regolarmente con il verde. In più l’introduzione del semaforo ha dei costi enormi. Il posto naturale dove deve stare l’attraversamento pedonale è queello attuale”.


E allora la proposta lanciata dai cittadini è un’altra: “Migliorate la segnaletica, rendete più visibile l’attraversamento, più luci e un limite di velocità a 30 km/h e poi soprattutto vietare l’ingresso e l’uscita del casello ai mezzi superiori alle sette tonnellate. Qui infatti continuano a passare le cisterne diretta alla Carmagnani e alla Superba. Ma questo casello, realizzato nel 1964, è provvisorio e non è adatto a ricevere tutto questo traffico pesante" spiegano ancora.

Il progetto del Comune però non è ancora definitivo. Prima verrà fatta una prova per valutare se gli accorgimenti adottati sono capaci di migliorare la situazione. Sulla possibilità di vietare il traffico ai mezzi pesanti invece se ne riparlerà solo una volta conclusa l’emergenza dettata dal crollo di ponte Morandi.